“Fino a qualche settimana fa, non avremmo mai potuto immaginare questo sconvolgimento delle nostre abitudini quotidiane e tutti noi stiamo cercando di adattarci e di affrontare al meglio queste nuove sfide.”
Parole cariche di gratitudine da parte di Jean Pierre Mustier, ceo di Unicredit, in un video destinato in primis ai suoi dipendenti. L’amministratore delegato ha voluto ringraziare in particolare il team IT di UniCredit, il cui duro lavoro nelle ultime settimane ha rafforzato la capacità IT del Gruppo e sta permettendo a un numero record di dipendenti di lavorare in remoto.
Parole di orgoglio anche per le molte iniziative sponsorizzate da UniCredit che supportano i servizi sanitari in tutta Europa, come il progetto open-source CURA, Connected Units for Respiratory Ailments, ovvero “Unità connesse per le malattie respiratorie”, che renderà più efficiente la costruzione di nuove unità di terapia intensiva.
Ma Mustier si è voluto anche soffermare su un tema, che parallelamente al coronavirus, nell’ultimo periodo ha assunto un’innegabile rilevanza: lo smart working. Per quanto le nuove tecnologie siano di grande aiuto in questo periodo, sia per poter continuare a lavorare sia per non perdere totalmente l’aspetto relazionale, questa modalità di lavoro agile può presentare anche qualche insidia nascosta.
Ed è per questo motivo che il numero uno di Unicredit ha voluto dare alcuni utili consigli.
- “Dobbiamo ricordarci di fare delle pause. Lavorare in remoto non vuol dire essere sempre connessi né dover affrontare giornate di lavoro lunghissime, senza fine.”
- “Ogni giorno cercate di trovare il tempo per fare qualcosa che vi rilassa e che vi rende felici.”
- “Chiacchierate con qualcuno che vi faccia ridere.”
- “E’ importante fare anche dell’attività fisica: io ho le mie sessioni di allenamento da 7 minuti e sono un grande sostenitore delle serie di un paio di centinaia di flessioni e di plank da quattro minuti.”