Prestiti a rilento, non sparate sui bancari

Se i prestiti garantiti dallo Stato del decreto liquidità vanno a rilento, la colpa non è dei bancari. A sostenerlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Giuliano Calcagni, intervistato da MF Milano Finanza. “Non accetteremo che la campagna di odio sociale contro la nostra categoria assuma toni più drammatici“, ha detto il leader della Fisac, “È vero, i prestiti vengono erogati con tempistiche diverse da quelle dichiarate ai diversi livelli, politico e governativo. Questo perché la categoria che rappresentiamo ha una grande professionalità ed è chiaro a tutti che la concessione di credito seppur garantito necessita di valutazioni imposte dalle normative di settore”.

Il sindacato dei bancari dice di aver “più volte sollecitato le aziende del credito a rispondere con efficacia e prontezza all’importante funzione loro riconosciuta dai provvedimenti governativa in materia economico-finanziaria. Non accettiamo e non accetteremo logiche semplicistiche che scaricano sulle nostre persone responsabilità ed inefficienze a loro non imputabili“. Calcagni, infine, ha rivendicato il ruolo dei lavoratori in questo momento di emergenza: “Ci siamo trovati a dover fronteggiare una situazione inedita che ha stravolto le nostre vite, nel lavoro, nelle relazioni sociali e anche nella percezione del nostro stato di sicurezza. Devo però riconoscere che le bancarie e i bancari e tutto il sindacato unitario hanno svolto un grande lavoro dimostrando grande attenzione rispetto al tema centrale di questa vicenda che è il diritto alla salute e penso che sia proprio da qui che bisogna ripartire, dalla giusta contestualizzazione nel sistema dei diritti costituzionalmente garantiti”.

 

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