Giuliani (Azimut): niente paura per l’utile

Nonostante il periodo complicato sui mercati, il patron di Azimut Pietro Giuliani rivede solo in minima parte le previsioni per 300 milioni utile nel 2020. “Il nostro utile netto è stato di 48,5 milioni, con una perdita di 15 milioni dovuto alle minusvalenze dei titoli in possesso alla proprietà”, ha detto il presidente del gruppo in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore parlando dei conti trimestrali, “non li considero persi, ma solamente un investimento valorizzato male”. Giuliani dunque mantiene l’obiettivo di utile della sua società nei dintorni dei 300 milioni previsti a inizio anno: “Non rivediamo le previsioni. Alla cifra prevista, tolgo solo i 15 milioni cui accennavo prima e le commissioni di performance che non abbiamo incassato, ma i conti prospettici rimangono positivi”.

Quindi il fondatore del gruppo Azimut si è soffermato sull’analisi della situazione attuale: “La paura si è ridimensionata e ora che progressivamente il lockdown sta terminando, salvo ricadute, ci si focalizza su come siano investiti i soldi alla luce di quello che potrà accadere soprattutto da un punto di vista economico”. In questo senso, Giuliani non pare essere molto positivo: “In Gran Bretagna sia la BoE, sia il primo ministro prevedono un calo del Pil del 25%. O loro sono troppo pessimisti oppure noi, con una stima del -9,5%, siamo troppo ottimisti. Quindi oggi c’è grande attenzione su cosa fare se il mondo dovesse entrare in una fase di depressione. Non dimentichiamo che quello che è accaduto da un punto di vista soprattuto economico è la crisi più grave dopo il 1929”.

 

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