Banca Mediolanum, i consulenti “baluardo durante l’emergenza”

Nel momento della digitalizzazione per necessità, il consulente finanziario è diventato ancora più fondamentale. A sostenerlo è Pierluigi Vergari, direttore service, operations & ICT di Banca Mediolanum in un’intervista rilasciata ad AziendaBanca nella quale si parlava di come l’azienda abbia affrontato l’emergenza coronavirus ricorrendo ai mezzi tecnologici. “Il Family banker, che in questo periodo poteva essere tagliato fuori”, ha detto Vergari, “ha avuto un ruolo ancora più importante: è diventato un punto di riferimento per la clientela, anche per supportarla nell’uso dei canali digitali che in aprile hanno raggiunto quota 10 milioni di accessi tra sito web, app e telefonate al Banking Center, contro i 6 milioni e mezzo del 2019. Il 75% di questi accessi riguarda unicamente la app, con utenti unici cresciuti del 20% rispetto al 2019”.

Le restrizioni del lockdown hanno accelerato una trasformazione già in corso. A tal punto che, riferisce Vergari, ad aprile il 94% delle operazioni disposte si è conclusa digitalmente. Mentre a gennaio la percentuale si fermava all’80%. Banca Mediolanum, inoltre, ha messo a disposizione alcuni strumenti per aiutare i Family Banker negli investimenti della clientela: “La nostra soluzione di punta è Copernico”, ha detto Vergari, “che permette al Family Banker di interfacciarsi con il cliente per analizzare varie possibilità di investimento in fase pre contrattuale. Una volta identificata la soluzione di investimento più adatta, il Family Banker, tramite Copernico, può inviarla automaticamente nell’area di login del cliente, avvisandolo via mail e SMS: il cliente ha 3 giorni di tempo per accedere all’area riservata, consultare l’informativa precontrattuale, e quindi confermare la proposta di investimento usando i codici segreti e la firma digitale”.

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