Anasf vs Gabanelli, per Federpromm è una polemica sterile

In merito alla recente rilevazione di  Milena Gabanelli  (blob:https://video.corriere.it/7f5e0e87-cf7c-41fe-8221-4fcb70cf3d37) sui consulenti finanziari indipendenti, quasi in contrapposizione ai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, che ha fatto alzare il tono della protesta da parte dell’Associazione Anasf,  Marucci della Fedepromm  rileva come il “servizio di consulenza” – indipendentemente dal modo come si esercita –  manifesta una  esigenza specifica richiesta e particolarmente sentita, come bisogno primario di protezione, da parte dei risparmiatori ed investitori.  Un’esigenza – rimarca Marucci – che nell’attuale  contesto sociale oggi viene  riconosciuta al ruolo svolto dal consulente finanziario, indipendentemente dalla formula e codifica con cui esplica la propria attività professionale, a cui bisogna dare la massima attenzione e valore, sia sul piano culturale che  di educatore familiare/patrimoniale.

Prendere una posizione di parte così come  è stato espresso dalla stessa  Anasf  nei confronti di una giornalista, a cui si riconosce l’accuratezza e qualità dell’inchiesta, dimostra scarsa  capacità di analisi e visione d’insieme dei ruoli svolti da tali figure professionali, anche nel rispetto di tutti gli  altri operatori  del mercato finanziario, creditizio ed assicurativo che, in qualità di operatori iscritti ad albi od elenchi, oltre ad essere vigilati, hanno a cuore gli interessi dei risparmiatori e una maggiore trasparenza del mercato.  In realtà, conclude lo stesso Marucci,  le tematiche oggetto dell’inchiesta e la dialettica in contrapposizione che ne è seguita non affrontano i temi sostanziali che la categoria e tutto il settore oggi  vive, anche alla luce dei recenti provvedimenti governativi. Infatti non si sono neanche sfiorate –  e per questo si invitano tutti i soggetti  coinvolti – ad affrontare le varie problematiche che gravano su questi lavoratori e professionisti: dall’inquadramento effettivo sul piano normativo e contrattuale; dalla ricongiunzione della previdenza obbligatoria, alla assistenza sanitaria e qualificata per profilo professionale, fino ai nuovi modelli organizzativi e dell’applicazione delle tecnologie avanzate al settore.

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