Banca Mediolanum, la nuova anima digitale si chiama Flowe

Si chiama Flowe è una società di nuova costituzione all’interno della galassia di Banca Mediolanum. La nuova realtà, che offrirà servizi bancari e finanziari attraverso un’app,  è stata presentata oggi al Campus di Milano 3  con una conferenza stampa in diretta streaming  alla presenza di Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum (nella foto durante l’evento). Con lui c’erano Oscar di Montigny, top manager del gruppo chiamato a presiedere Flowe e Ivan Mazzoleni, amministratore delegato della nuova società.

Da oggi il servizio di Flowe è aperto a tutti ed è fruibile scaricando l’App Flowe disponibile su Apple Store e Google Play Store. L’ultima fase di collaudo del servizio, il cosiddetto family & friends, ha coinvolto la cerchia relazionale più stretta di Banca Mediolanum e si è conclusa portando in dote  15mila utenti.

L’obiettivo dichiarato a Doris, durante la conferenza stampa, è di conquistare soprattutto una clientela giovane, cioè i millennial nati e cresciuti nell’era digitale, anche se in realtà il servizio si rivolge a un pubblico più ampio, aperto all’innovazione. L’obiettivo è anche di offrirlo su mercati esteri, magari partendo dalla Spagna dove Banca Mediolanum è già presente.

Nello specifico, come sottolinea un comunicato della società,  “Flowe è una better being plat-firm, cioè una piattaforma aziendale dedicata a tutti coloro che, sempre più numerosi, sono sensibili alle istanze di sostenibilità, di benessere individuale ed evoluzione sociale e che sono alla ricerca di un servizio bancario innovativo e completamente digitale”.

“Flowe costituisce uno snodo cruciale nel percorso evolutivo di Banca Mediolanum dinanzi ai cambiamenti strutturali portati dallo sviluppo tecnologico e digitale, ai nuovi stili di comportamento di acquisto, consumo e risparmio e tenendo conto delle istanze di sostenibilità e benessere sempre più diffuse e condivisibili”, ha detto Doris, non nascondendo l’intenzione di arrivare al break even degli investimenti nell’arco di tre anni.

Riguardo alla integrazione tra la nuova realtà e la rete dei consulenti finanziari, Doris ha spiegato la logica con cui si muoverà il gruppo: “Flowe si rivolge prevalentemente a una clientela giovane che, presumibilmente, in una fase iniziale non ha grandi disponibilità di denaro”, ha detto. “Quando poi le esigenze di queste clienti diverranno più evolute, a quel punto è presumibile un loro contatto con i servizi dei Family Banker” .

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