Fineco e Azimut, le reti più scalabili

Azimut Holding, FinecoBank e Anima sono tra i gioiellini di Piazza Affari potenzialmente scalabili. A citarli in questa lista è un articolo di Milano Finanza, il quale recita che il 23% delle società quotate alla Borsa di Milano non è blindata al cospetto di una potenziale scalata. Il quotidiano finanziario ha verificato quali sono i gruppi che presentano un flottante superiore al 50%, quali sono gli azionisti di riferimento e quali quote possiedono.

L’articolo cita molte realtà a proprietà diffusa e si sofferma poi sul settore del risparmio gestito, partendo da Azimut. Il gruppo guidato dal presidente Pietro Giuliani ha come riferimento principale Timone Fiduciaria, che riunisce il patto di sindacato dei dipendenti, e che a maggio deteneva il 21%. Tecnicamente la società è scalabile, ma il presidente Pietro Giuliani ha spiegato più volte che in caso di opa ostile la contromossa sarebbe trasferire i consulenti finanziari, cioè il motore della struttura.

Citato come un caso a parte, invece, quello di FinecoBank, molto apprezzata dagli analisti e dal mercato per la sua capacità di essere al contempo una casa prodotto e una piattaforma moderna di trading. Dopo l’uscita di Unicredit dal suo capitale, ora presenta un flottante del 79,7% (BlackRock detiene l’8,833%). Da inizio anno – scrive MF – il titolo ha guadagnato il 12,21% e ora la banca guidata dall’ad Alessandro Foti scambia con un rapporto prezzo/utile di oltre 23. Per fare un confronto, il multiplo di Anima Holding è molto più basso, 9,25, per 1,44 miliardi di capitalizzazione (circa un quinto di Fineco). A inizio giugno Banco Bpm è salito dal 14,672 al 19,4% nel capitale di Anima. L’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha così rafforzato il suo ruolo di socio di riferimento, seguito da Poste (10%), River and Mercantile a.m. (5%) e Norges (3%). In tutto si tratta del 37% e la società resta scalabile.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!