Consulenti, la top 5 delle “marachelle”

False documentazioni e appropriazione indebita. Sono le due violazioni più comuni riscontrate tra i consulenti finanziari italiani, secondo l’ultima Relazione annuale dell’Ocf, diffusa la scorsa settimana (si veda qui la notizia). Dal 2019, l’organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo professionale dei financial advisor ha preso in carico le attività ispettive sui consulenti, che prima erano di competenza della Consob.

Nel 2019, L’Ocf ha eseguito 89 provvedimenti sanzionatori, tra cui 39 radiazioni, 33 sospensioni, 9 richiami scritti e 8 sanzioni pecuniarie.  La violazione più comune è appunto l’ aver trasmesso o comunicato documentazione o informazioni non rispondenti al vero (21% circa delle violazioni). Seguono l’acquisizione, anche temporanea, di somme di pertinenza della clientela (14,9%), il perfezionamento di operazioni non autorizzate (10%) e la contraffazione della firma dell’investitore (9,6%). Chiude la top 5 delle violazioni la  ricezione di forme di compenso o di finanziamento  da parte della clientela (9,6%).

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