Azimut, arriva il fondo senza tasse

Azimut, gruppo indipendente di gestione del risparmio, lancia sul mercato italiano il primo European Long Term Investments Fund (Eltif) conforme con la normativa sui PIR Alternativi introdotta dal recente decreto legge “Rilancio”. Grazie a tale strumento i risparmiatori potranno investire in piccole e medie aziende non quotate, partecipando alle loro prospettive di crescita e alla creazione di valore, in totale esenzione fiscale sia sui redditi da capitale che sul capital gain, fino ad un massimo di 150.000 euro all’anno per 10 anni.

AZ Eltif Ophelia permette agli investitori privati di accedere a una strategia di investimento tipica dei fondi di private equity, tradizionalmente riservati alla sola clientela istituzionale, e contestualmente di beneficiare dei vantaggi fiscali previsti per i PIR Alternativi.

L’ importo minimo di sottoscrizione è di 10 mila euro. Il fondo è in collocamento per un periodo di 9 mesi dall’avvio odierno e fino al raggiungimento della dimensione target di 200 milioni di euro.

Azimut è la prima realtà a collocare in Italia uno strumento Eltif con queste caratteristiche andando così ad arricchire le soluzioni di investimento del Gruppo nei private markets, in linea con la più ampia strategia sul segmento presentata lo scorso anno dove punta ad avere almeno il 15% delle masse entro il 2024 favorendo l’incontro tra economia reale e risparmio gestito attraverso strumenti sia di credito sia di equity con diversi fondi già lanciati o in fase di lancio. Sino ad oggi Azimut ha già raccolto oltre 1,2 miliardi di euro e investito in 50 aziende, numero che sale a oltre 300 se si considerano anche società in fase di startup.

Ophelia acquisirà quote di minoranza in piccole e medie aziende, prevalentemente italiane, non quotate con fatturato compreso tra i 30 e i 250 milioni di euro con comprovata capacità di crescita sul mercato domestico e internazionale. Azimut selezionerà le imprese con le migliori prospettive di sviluppo in termini di piano industriale, capacità di imprenditori e management esistenti, posizione di leadership nel mercato di riferimento. Grazie alla rete di Azimut composta da circa 1.800 consulenti finanziari, Ophelia può beneficiare di un accesso privilegiato e forti relazioni con il sistema imprenditoriale italiano, che si traducono in un significativo vantaggio competitivo rispetto agli altri fondi di private equity.

La gestione del fondo, istituito da Azimut Investments S.A., è affidata in delega ad Azimut Libera Impresa Sgr e in particolare a un team con un consolidato track record che beneficia di esperienze complementari, orientato ad un approccio operativo ed industriale.

Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding, commenta: “Siamo i primi a proporre un fondo Eltif PIR-compliant, che sfrutta quindi l’agevolazione fiscale, destinato a un pubblico retail grazie a una soglia di accesso di 10 mila euro. Ancora una volta siamo pionieri nel nostro settore e gli unici a poter proporre sul mercato italiano, attraverso i servizi di consulenza prestati dai nostri consulenti finanziari, soluzioni d’investimento in fondi aperti e chiusi che si avvalgono delle competenze ed expertise di un team di gestione globale composto da 100 professionisti sparsi in tutto il mondo. Il nostro impegno per convogliare il risparmio privato alle piccole e medie imprese italiane si rinnova costantemente in un percorso avviato ormai cinque anni fa, quando ai più era difficile immaginare fosse possibile una simile evoluzione che oggi ha portato anche il legislatore a riconoscere un incentivo che andasse in questa direzione. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo presentato al mercato soluzioni di private equity e venture capital con una soglia di ingresso di 5000 euro favorendo concretamente l’accesso agli investimenti in economia reale. Con questo nuovo fondo rafforziamo ulteriormente l’obiettivo di creare per i nostri clienti occasioni di rendimento in un contesto di tassi a zero ed elevata volatilità, contribuendo allo stesso tempo al rilancio dell’economia del Paese in cui la maggior parte delle aziende soffre le conseguenze di una crisi inaspettata”.

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