Ennio Doris, sotto gli occhi di Özpetek

Per il regista innamorato dell’amore in tutte le sue sfaccettature solo parole di grande affetto e ammirazione per Ennio Doris.

Aneddoti ed episodi vengono raccontati nel nuovo libro di Pier Augusto Stagi, dedicato al presidente di Banca Mediolanum che ha da poco festeggiato l’ottantesimo compleanno, e una sezione è dedicata ai racconti del regista turco, naturalizzato italiano, Ferzan Özpetek.

Un’amicizia nata per caso quella tra la coppia Doris e il regista, a Fonteverde, in Toscana. “Io ero a bordo piscina con Simone e Maricla quando, a un certo punto vediamo atterrare un elicottero e ci domandiamo: chi sarà mai? […] Andiamo a pranzo, io mi accorgo di Lina e dico Guardate quella signora che bella che è. Guardate anche il suo uomo: sono una coppia bellissima“.

Non si conoscevano ma si sono piaciuti all’istante e si sono capiti come se fossero destinati ad incontrarsi. Özpetek non aveva idea che Ennio fosse un banchiere, anche se dopo averlo sentito parlare di economia in maniera chiara e comprensibile, qualche dubbio potrebbe essergli venuto.

“Io resto rapito e affascinato da quest’uomo che è considerato una delle personalità più importanti del nostro Paese. Eppure davanti mi trovo un uomo e la sua donna che, per quanti importanti, sono capaci di trasmettere solo e soltanto semplicità”.

Una coppia di altri tempi, dove il loro valore più grande è la modestia. E il regista è rimasto talmente incantato dalla loro delicatezza, tanto che racconta nel libro di aver chiesto ad Ennio “di non escludere che tra qualche tempo possa arrivare a raccontare la loro storia d’amore”.

E se per Özpetek, Lina Tombolato ricorda la “vera bellezza italiana, quella della Cardinale e della Mangano”, Ennio gli richiama alla mente “Massimo Girotti, per garbo, intelligenza e sensibilità”.

Un’amicizia di cui nessuno di loro sa davvero come sia iniziata, ma che non sembra destinata a finire.

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