Consulenti, vent’anni in cifre

Un totale di 53.299 professionisti. È il numero di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede che risultavano iscritti all’Albo al 31 dicembre del 2019, secondo quanto emerge dall’ultima Relazione Annuale dell’Ocf, presentata dalla presidente Carla Rabitti Bedogni.

FLESSIONE DEL 4%
Si tratta di un numero di scritti in calo del 4% circa rispetto al 2018, che conferma un trend in corso da qualche anno. Dal 2017 in poi, infatti, i consulenti compresi nell’Albo gestito da Ocf sono in diminuzione, dopo aver viaggiato nell’ultimo ventennio tra alti e bassi. Tra il 2000 e il 2003, complice un clima diverso nell’industria finanziaria quando ancora i consulenti si chiamavano promotori, il numero di professionisti iscritti all’Albo è cresciuto infatti a ritmi sostenuti, fino a sfiorare la soglia delle 67mila unità. Poi è iniziata una progressiva selezione naturale che, seppur con oscillazioni annue, ha portato gli iscritti ampiamente al di sotto delle 54mila unità. Nei primi mesi del 2020 questa tendenza si è ulteriormente rafforzata, con una discesa del numero degli iscritti a 52.952. Va ricordato inoltre che, sul totale degli appartenenti all’Albo, sono in realtà 33.965 i professionisti che hanno un rapporto in essere con un intermediario autorizzato, corrispondente al 63,7% dell’intera platea.

LAVORI IN CORSO
“I risultati del 2019 presentano elementi di continuità rispetto ai trend del 2018”, ha sottolineato Rabitti Bedogni nella sua Relazione, mettendo anche in evidenza che l’anno scorso è stato impegnativo per l’Organismo sotto il profilo della verifica e del consolidamento di tutto l’impianto organizzativo e procedurale realizzato da Ocf, per l’esercizio delle nuove funzioni avviate a partire dal 1° dicembre 2018”. Contestualmente, la Relazione annuale ha pure evidenziato che, “agli interventi di integrazione e ottimizzazione effettuati in continuità con il piano di implementazione realizzato l’anno precedente, è proseguito il processo di analisi in ottica di continuo miglioramento che ha portato anche allo studio di nuove soluzioni organizzative”.

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