Intesa-Ubi, c’è il rilancio con cash

A meno di dieci giorni dalla scadenza dell’Ops (28 giugno), Intesa Sanpaolo rilancia mettendo anche il cash sulla bilancia. L’istituto guidato da Carlo Messina ha messo sul piatto anche un corrispettivo in denaro pari a 0,57 euro per azione. Una mossa che ha il sapore dell’affondo decisivo, in considerazione del fatto che diversi soci di peso all’interno dei patti di Ubi Banca nelle scorse settimane avevano tenuto aperto la porta a un “sì” all’operazione, lasciando però capire di volere un ritocco all’offerta.

“Abbiamo deciso di aumentare il corrispettivo unitario dell’Offerta e di riconoscere, oltre alla prevista componente in azioni – comprensiva del premio – una componente in contanti”, ha commentato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, “La decisione assunta da Intesa Sanpaolo renderà pertanto possibile – in una fase di seria difficoltà economica e sociale, particolarmente pronunciata nei territori di riferimento di UBI – destinare liquidità a famiglie, imprese, enti e Fondazioni azionisti di UBI. Mettiamo in campo un sostegno significativo per le comunità che intendiamo includere nella nuova realtà bancaria, in modo da poter rafforzare complessivamente l’intera operazione. Alla base della nostra decisione c’è la convinzione di come un legame più forte con tutti gli azionisti di UBI renderà più solida e coesa la nuova realtà, permettendole così di affrontare meglio i nuovi scenari”.

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