Consulente, va’ dove ti porta il cuore

A cura di Maria Grazia Rinaldi

Quante volte ci è capitato di non seguire l’istinto ed esserci pentiti per non averlo fatto? Quante volte ci è capitato di trovarci in situazioni apparentemente perfette ma qualcosa dentro di noi ci accendeva un segnale di allarme o ci faceva sentire una sensazione di disagio? Siamo dotati di istinto eppure spesso ce ne dimentichiamo. Grandi imprese sono state realizzate nella vita ascoltando l’istinto. A volte lo soffochiamo pur di non deludere le aspettative di qualcuno.

Nelle nostre scelte, subentrano convinzioni, aspettative che non sempre sono la guida migliore, soprattutto quando abbiamo a che fare con convinzioni disfunzionali magari anche condite da scarsa autostima. Quante volte avremmo voluto seguire quello che sentivamo giusto e invece abbiamo optato per la ragione? Seguire l’intuito ci porta a uscire da percorsi spesso tracciati da altri. Ci porta a esplorare nuove strade spesso mai percorse in precedenza. Strade che possono aprire le porte all’autorealizzazione. Veniamo da una cultura in cui ci è stato insegnato ad agire con razionalità e a contenere le emozioni. Eppure tutti in fondo al cuore sentiamo cosa è meglio per noi. Ma a volte ci manca il coraggio di seguirlo.

La prigione della logica
Steve Jobs sapeva bene quanto fosse importante seguire le proprie intuizioni: “Avere il coraggio di seguire il cuore e l’intuizione. Essi sanno cosa vogliamo realmente diventare, tutto il resto è secondario”. La logica è limitata, spesso è imprigionata in schemi di ragionamento stereotipati, mentre l’intuizione è fonte di ispirazione. Non abbiate paura dunque di ascoltare l’istinto. Alcuni studi hanno dimostrato, addirittura, che l’istinto è affidabile. L’hanno verificato dei ricercatori coordinati dal professor Marius Usher dell’Università di Tel Aviv. Abbiamo sempre pensato che la ragione avesse un’affidabilità maggiore rispetto alle sensazioni intuitive, ma questi studi hanno confermato che, nel 90% dei casi, l’istinto è attendibile. Con questo non voglio dire che bisogna seguire l’istinto a ogni costo, né che seguirlo significhi cedere e assecondare ogni emozione, ma semplicemente ascoltarlo prima di agire.

Osservatori della nostra mente
Occorre portare a un livello di consapevolezza le sensazioni e le emozioni che stiamo provando. Non si tratta di una sfida tra razionalità ed emozioni. Spesso cediamo alle emozioni e ci lasciamo governare da loro perdendo la ragione, a volte invece l’essere troppo analitici ci fa perdere di vista le sensazioni. Per fare delle scelte giuste evitiamo di identificarci con le nostre emozioni o i nostri pensieri, impariamo invece gradualmente a osservare i nostri processi mentali senza identificarci con loro. Impariamo a diventare osservatori esterni della nostra mente e delle nostre emozioni così da essere davvero liberi di scegliere. “Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi” (Rita Levi-Montalcini).

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