Intesa-Ubi, battaglia allo sportello (e in Consob)

La battaglia tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca continua senza esclusione di colpi. E si è accesa ancor di più con l’avvicinarsi del 28 luglio, ultimo giorno a disposizione degli azionisti Ubi per aderire all’offerta pubblica di scambio di Intesa. Come riporta Il Sole 24 Ore, in un articolo a firma di Maximilian Cellino, la banca guidata da Carlo Messina ha depositato un esposto alla Consob perché, dal suo punto di vista, i dipendenti di UBI Banca e della controllata IWBank starebbero tenendo comportamenti ostruzionistici, dando “consigli di parte” alla loro clientela azionista intenzionata ad aderire all’offerta pubblica di acquisto e scambio. In particolare, Ca’ de Sass ha segnalato all’autorità di Vigilanza episodi di direttori di filiale che, espressamente interrogati dalla clientela, sconsiglierebbero l’adesione sulla base di ricostruzioni giudicate parziali e fuorvianti.

Sempre secondo le ricostruzioni del Sole 24 Ore, il gruppo UBI in questi giorni ha rafforzato le presenze nelle filiali, chiedendo a molti dipendenti di spostare le ferie già precedentemente fissate fra il 20 e il 31 luglio e rientrare in sede per gestire il prevedibile maggiore afflusso di clienti. Il gruppo ha poi giustificato con una nota le sue decisioni: “L’iniziativa si è resa necessaria per assicurare, nell’interessa della clientela, tutti i presidi operativi e gestionali necessari a gestire l’evento straordinario dell’offerta pubblica di scambio di Intesa Sanpaolo, nel pieno rispetto di regolamenti e previsioni delle autorità di vigilanza”.

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