Widiba, utile ok e boom della raccolta

Widiba archivia un primo semestre dell’anno con un utile di 4 milioni di euro e una raccolta che, in sei mesi, ha triplicato il dato dell’intero anno 2019 a quota 375 milioni. Sono i dati salienti approvati dal  Consiglio di Amministrazione nella seduta del 31 luglio. Si conferma, dunque, il trend positivo di chiusura del 2019 e si registra una significativa accelerazione su tutte le dimensioni: commerciali, transazionali ed economiche. Il modello di business, sintesi del binomio di digitale e consulenza finanziaria – ha scritto la stessa Widiba nel suo comunicato ufficiale – ha permesso di attraversare la fase Covid in piena continuità operativa e innovativa.

La crescita del risultato economico, con un utile ante imposte semestrale a 7,7mln di euro, è stata trainata dall’aumento dei ricavi (+18,2% y/y) a fronte di costi operativi in leggera diminuzione (-1% y/y). Il risultato di utile ante imposte (+7,7 mln di euro) in forte crescita (2,4 mln euro) si confronta con il dato del primo semestre 2019 pari a 0,1 mln euro. L’utile netto di periodo risulta pari a 4 milioni di euro (0,2 mln euro nel primo semestre 2019). I dati confermano il posizionamento attrattivo per nuovi clienti e risparmi e la scalabilità della macchina gestionale che consente di sostenere la crescita dei volumi con struttura di costi costanti.

La raccolta netta pari a +375 mln di euro è il dato che registra l’incremento più rilevante: in sei mesi triplica il dato dell’intero anno 2019 pari a +117 mln di euro. In crescita a doppia cifra anche il dato dei collocamenti di risparmio gestito pari a 470 milioni (+20% Y/Y) e delle nuove aperture di conto pari a +30.000 (+18% Y/Y). Lo stock di raccolta aggiorna il nuovo massimo a 8,6 mld di euro.

L’utilizzo della piattaforma è stato intenso e ha permesso ai clienti la piena operatività digitale in fase di lockdown con crescite significative su tutti i principali indicatori informativi e transattivi: gli accessi alla piattaforma sono cresciuti del +14% (10,7 mln), le transazioni banking del +15% (7 mln) e le pageviews del +14% (27 mln). I livelli di servizio, pur nella fase straordinaria, hanno preservato standard di continuità e qualità, confermando sui massimi (97%) il tasso di soddisfazione dei clienti su tutti i canali. Il rating medio è pari a 4,85 su 5 con un numero di giudizi che sfiora il milione.

I consulenti finanziari, continua il comunicato della società del gruppo Mps, grazie alla tecnologia digitale ed alla web collaboration remota hanno potuto servire con la massima continuità i clienti anche nelle fasi più acute di lockdown e volatilità dei mercati. Lo testimonia il dato sulle transazioni su investimenti e advisory che con una crescita del +37,3% rispetto allo scorso anno registra il più alto incremento relativo di comparto.

Prosegue inoltre la costante crescita delle masse in consulenza evoluta di portafoglio, il servizio di punta dell’offerta, che raggiungono 3,1mld di euro, in aumento del +34,7% rispetto ai 2,3mld dello scorso anno. Grazie alla crescita della nuova raccolta da mercato il portafoglio medio dei consulenti finanziari raggiunge 13,1 mln euro procapite.

“In un periodo molto complesso che ancora non ci consente di tracciare scenari certi, siamo soddisfatti per aver mantenuto intatta la rotta del nostro percorso di crescita, incrementandone la velocità e restituendo una componente di certezza e solidità a tutti i nostri stakeholders. – commenta il direttore generale Marco Marazia -. Il nostro modello di Banca è più che mai attuale e con l’accelerazione della digitalizzazione in corso combinato con il valore aggiunto della consulenza, ha ancora ampi spazi di crescita e scalabilità”.

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