Dossier piccoli portafoglisti: la versione di Consultinvest

“Ci giungono voci che l’attuale dirigenza stia puntando il dito contro quei professionisti che oggi sono sotto un minimo di portafoglio (si dice 10milioni) invitandoli ad abbandonare la professione, persone che hanno famiglia, persone che hanno regalato 20/30 anni, che sono state sempre fedeli a un marchio, a un nome e che oggi si vedono tradite nella loro stessa fedeltà”. È questo uno dei passaggi più significativi di una mail inviataci da un consulente e pubblicata su Bluerating.com, il sito web della nostra testata. Parole dirette, che denunciano quella che sarebbe una situazione spigolosa in essere presso Sanpaolo Invest, rete del gruppo Fideuram ISPB. Dal canto suo la società ha preferito non commentare queste parole, ma a questa testimonianza si sono aggiunte altre voci di nostri lettori che sembrerebbero confermare un trend in atto nel mercato italiano dell’advisory.  Per questo BLUERATING ha deciso di contattare le principali realtà del settore. Abbiamo chiesto loro, unitamente a un giudizio su questa tematica, quali sono, se sussistono, gli standard minimi di consistenza di portafoglio richiesti per potere svolgere l’attività di consulente finanziario presso la loro società e se esiste davvero una soglia minima al di sotto della quale non vi è convenienza, sia per la rete, sia per il professionista, nel mantenere il mandato attivo. Allianz Bank Financial Advisors, Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum e Credem non si sono espresse, mentre altre realtà ci hanno raccontato la loro esperienza. Parole che evidenziano una visione eterogenea sul tema, pesata sulla struttura e sull’offerta di ciascuna rete. Ma una verità sembra emergere con forza: più che il portafoglio, il valore di un professionista risiede nella sua motivazione. La seconda puntata è dedicata alla voce di Consultinvest.

CONSULTINVEST

Di seguito la risposta inviata da Consultinvest. Per i professionisti non esiste uno standard minimo del portafoglio, per la consulenza finanziaria cerchiamo nei nostri colleghi serietà e professionalità. Il cf, raggiunti gli obiettivi di portafoglio previsti, diventa azionista, partecipa a 360° all’andamento della società. Siamo in costante evoluzione, il percorso di crescita per acquisizioni esterne è condiviso con i consulenti azionisti. Segmentiamo la nostra offerta anche per patrimoni inferiori ai 10 milioni, tramite la fabbrica prodotti in house e strutturiamo soluzioni in grado di produrre qualità per la nostra clientela ma anche soddisfacenti ritorni economici per il consulente. Non esiste una soglia minima di convenienza per mantenere il mandato attivo, poniamo attenzione alle situazioni dei singoli consulenti lavorando attentamente per promuovere la crescita del loro portafoglio e raggiungere un traguardo minimo tra i 3 e i 5 milioni di euro. L’organizzazione, la digitalizzazione dei processi ci permette di annoverare anche colleghi provenienti da altre reti scartati per basso portafoglio. Noi consideriamo prima le persone e poi il loro portafoglio. A regime, sotto i 2,5 milioni di euro, non vi è convenienza ma valutiamo neofiti o consulenti che vogliono crescere in tempi ragionevoli. Rispetto per le politiche commerciali altrui, Consultinvest Sim si distingue per la costruzione di un modello basato su una forte relazione umana tra i nostri consulenti e la società, siamo al fianco dei professionisti per aiutarli ad accrescere il valore del portafoglio e fornire gli strumenti opportuni a consolidare e fortificare la relazione con i clienti.

Rileggi la prima puntata del dossier, dedicata a Bnl Bnp Paribas LB.

 

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