Enasarco, che bordate tra Usarci e Fiarc

Clima certamente non rilassato in vista delle prossime elezioni Enasarco di fine settembre (dal 24 settembre al 7 ottobre). Dopo il forte comunicato a firma Usarci, che di fatto puntava il dito contro la lista Fare Presto e Fare Bene, ecco la risposta a firma Fiarc che vi riportiamo di seguito.

È in questi giorni di calura ferragostana (il caldo spesso gioca brutti scherzi) che ha girato su vari social un vergognoso articolo sul sito agenti Usarci a firma di tre liste, vicine all’attuale maggioranza del C.d.A. della Fondazione Enasarco, che vorrebbero accreditarsi come portavoce della categoria. L’articolo si caratterizza per il contenuto altamente diffamatorio nei confronti delle persone citate e, per tale motivo, sarà oggetto di apposita denuncia presso la Procura della Repubblica.

L’articolo è un evidente segno del basso livello di comunicazione da parte di chi ha appoggiato per anni l’azione dell’attuale maggioranza del CdA, approvando tutte le delibere più nefaste e che oggi, non potendo più rappresentare con credibilità la categoria e per coprire il proprio palese fallimento, non ha altri mezzi che calunniare i propri avversari. A volte sarebbe quanto mai necessario l’esercizio del silenzio da parte di chi, per anni, ha sostenuto una politica che non ha protetto e tutelato gli interessi della nostra categoria.

Noi non vogliamo metterci sullo stesso piano di chi ha redatto l’articolo, perché la calunnia e la diffamazione non costituisce la nostra storia. 

La FIARC ha una sua storia fatta di lavoro e di impegno a favore della categoria, che ci onoriamo di rappresentare. 

Non abbiamo la presunzione di essere i soli, ma l’orgoglio di aver sempre informato i nostri colleghi e di aver sempre detto loro quali fossero le nostre posizioni, le nostre idee e le nostre proposte senza sotterfugi e, soprattutto, senza mai raccontare balle, come quelle veicolate in questi giorni da alcune organizzazioni sindacali promotrici delle liste che si presentano per il rinnovo degli organismi della Fondazione. Sono le stesse Organizzazioni sindacali che hanno sostenuto e decantato l’ennesima storiella sull’anticipo del Firr agli agenti.

Ad oggi ancora nessun iscritto ha, infatti, visto un solo euro: e ciò solo per evidenziare come sia facilmente dimostrabile, per nostra fortuna, come chi oggi governa la Fondazione (speriamo ancora per poco) non abbia avuto a cuore gli agenti e i consulenti ma solamente la propria poltrona. Dal comodo dei loro ombrelloni dorati, nella comodità del caldo agostano, questi signori sono impegnati a spargere fango e bugie, invece di lavorare per gli iscritti, molti dei quali, stante la terribile situazione economica legata agli effetti del Covid-19, le vacanze certamente non hanno potuto permettersele.

Consigliamo nuovamente a questi signori l’esercizio del silenzio in quanto la loro azione è imbarazzante ed offensiva dell’intera categoria.

La realtà, purtroppo, è diversa e parla da sola: sulla questione FIRR è stato votato solo un anticipo del 10 per cento del depositato; ciò significa, senza contare quando e se verrà corrisposto, che, nella stragrande maggioranza dei casi, potrà essere corrisposto solamente qualche centinaio di euro e, nei casi più fortunati, poco più di un migliaio di euro. Questo è stato l’aiuto votato in favore degli agenti per contrastare gli effetti della pandemia: il nulla!  

Speriamo che arrivi il momento in cui l’attuale Presidenza della Fondazione ritenga doveroso informare tutti gli iscritti, siano essi agenti, consulenti finanziari, mediatori del credito o case mandanti, circa gli esiti dei rilievi fatti alla governance dell’Ente da una attenta e approfondita ispezione di alcuni mesi fa ad opera del MEF, anche alla luce del coinvolgimento della Procura della Corte dei Conti.

Credo che molti potrebbero trovare interessante la lettura di questi documenti: altro che finanzieri o banchieri che vorrebbero mettere le mani sull’Ente; forse c’è già qualcuno che ci ha pensato e continua a pensarci, sperando che l’attuale situazione non venga mai a cambiare.

Il vero motivo di tanta bassezza nelle comunicazioni che girano è non solo di coprire il fallimento della propria azione ma, soprattutto, di distogliere l’attenzione dalle proposte utili e necessarie per salvare la Fondazione ed avviare quella RIPARTENZA necessaria per tutelare le pensioni di oggi e di domani.

E’ sulla base di queste proposte che la nostra lista unitaria “Fare Presto”, di cui FIARC fa orgogliosamente parte, chiede il Vostro sostegno e, dal 24 settembre al 7 ottobre, il Vostro voto online.

A chiusura di questo comunicato, come FIARC vogliamo esprimere la nostra vicinanza a coloro che sono stati offesi nell’articolo citato e di cui siamo orgogliosi di avere come alleati.

 

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