Bancari, arriva il coach per diventare consulenti

Articolo a cura di Osvaldo Placidi.

Su sollecitazione dell’amico e partner professionale Antonio Mazzone fondatore di Bancadvice.it SAS, ho deciso di scrivere questo articolo per i dipendenti di Banca che oggi stanno vivendo con tutta probabilità il periodo più complesso della loro vita professionale.

Tre fattori principali di complessità hanno generato la situazione odierna:

  • Fusioni ed incorporazioni portano una riduzione delle filiali e conseguentemente del personale;
  • L’home e l’internet banking spingono il “fai da te” riducendo il lavoro di immissione dati e conseguentemente i posti di lavoro;
  • La riduzione dei tassi e conseguentemente delle commissioni applicabili riduce le entrate degli istituti e li costringe alla minimizzazione dei costi ed anche in questo caso ne fanno le spese impiegati e filiali.

Il mercato va verso una forte riduzione dei costi fissi ed un forte aumento di quelli variabili. Quindi, meno impiegati e più partite IVA.

Subire passivamente questa situazione comporta dei rischi di cui è facile prevedere le conseguenze ma per chi vuole agire proattivamente quali sono le opportunità? Esistono possibilità concrete per massimizzarli?

Le opportunità sono sicuramente attraenti sia sotto il profilo professionale che sotto quello economico. Tutte le banche cercano profili capaci di portare portafoglio e clienti e sono disposte ad investire grandi somme. Oggi un consulente a partita iva, ha possibilità di guadagno inimmaginabili per un dipendente. Anche se molti hanno già fatto il passo, molti sono lì a pensare ed a rivolgersi domande in piena crisi di autogoverno. Non hanno tutti gli elementi necessari per poter decidere in autonomia di lanciarsi ma con un grande paracadute forse si.

Le domande sono sempre le stesse,

  • di cosa hanno bisogno i miei clienti?
  • Quale istituto ha le caratteristiche migliori per poterli accogliere?
  • Servizi di gestione? Filiali? Piattaforme? Servizi di erogazione? Presenza sul mio territorio? Assistenza tecnica commerciale ai consulenti? Velocità di risposta? Etc.

E allora?

Questo paracadute, esiste o non esiste.

La risposta la possiamo trovare nella definizione dell’attività di coaching data dalla Norma UNI 11601:2015

“Il Coaching è un processo di partnership finalizzato al raggiungimento degli obiettivi definiti con il Coachee (e con l’eventuale committente). L’agire professionale del Coach facilita il Coachee nel migliorare le prestazioni professionali e personali mediante la valorizzazione e il potenziamento delle sue risorse, capacità personali e competenze. Queste influenzano il potenziamento dei risultati e più in generale del benessere del Coachee.”

Oggi una delle risposte più potenti ai quesiti sopra esposti si possono  sicuramente trovare con un coach professionale e con strutture di consulenza capaci di offrire se necessari, supporti nella consulenza, nel mentoring e nella formazione.

 

 

 

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