Bufera su Invest Banca

La Banca d’Italia, con decisione del 26 agosto scorso, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Invest Banca, con sede a Empoli (FI), e la sottoposizione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi degli articoli 70 comma 1, del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (Tub). Con il medesimo provvedimento, il professor Raffaele Lener e Angelo Pappadà sono stati nominati commissari straordinari, mentre Adriana Petti e Alberto Ciucci sono stati nominati componenti del Comitato di sorveglianza della Invest Banca.

Il comunicato di Invest Banca redato dai commissari sottolinea che “nell’esercizio dell’azione di vigilanza, la Banca d’Italia ha adottato una misura di intervento precoce nei confronti di Invest Banca, con l’obiettivo di assicurare un adeguato presidio dell’operatività della banca e di ripristinare condizioni di sana e prudente gestione”. Inoltre “Invest Banca presenta un capitale superiore ai requisiti minimi regolamentari e prosegue la propria attività corrente. La clientela e i depositanti, pertanto, possono continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia”.

Invest Banca, nata nel 1995, è la capogruppo del “Gruppo Bancario Invest Banca” con unica società controllata Millennium Sim, di cui detiene l’intero capitale sociale. L’istituto, presieduto fino a ieri da Stefano Tana e di cui è direttore generale Marco Borsa, vede il libro soci composto da Cabel Holding (dove compaiono varie banche piccole e medie e anche Zenit Sgr) col 19,90%, Banca Popolare del Cassinate (17,96%), Banca Popolare del Frusinate (9,95%), Banca Lazio Nord (9,50%), Banca Popolare di Lajatico (7,36%), Banca Cambiano 1884 (7,22%), Cassa di Risparmio di Bolzano (2,35%), Banca di Pisa e Fornacette (4,17%), BCC di Castagneto Carducci (4,17%), Banca Popolare di Cortona (3,19%), Sogefina (7,14%), List Spa (4,00%) e 13 azionisti privati con lo 0,55%. A fine 2019 Invest Banca aveva circa 5 miliardi di euro di masse amministrate e aveva segnato un utile netto di 125mila euro con un indice Core Tier1 del 16,63%.

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