Consulenti, 5 modi per trasformare il costo del personale in un investimento

A cura di Beatrice Cicala

Lo sappiamo: l’ufficio dei Consulenti Finanziari non è facile da gestire.
Il consorzio, i costi fissi, la segreteria, il servizio di pulizia, la posta, gli estintori, etc..

Nel bilancio di fine anno, sicuramente le dipendenti sono la voce di costo più importante e per questo non ci possiamo più permettere di avere delle segretarie che non fanno altro che rispondere al telefono e compilare i contratti.

Da sempre, il tema del costo del personale, è uno dei più discussi nei corridoi degli uffici e nelle riunioni dei manager. Nessuno vuole pagare un servizio per il quale non percepisce un tangibile vantaggio.

Il collaboratore non sarebbe un costo se ti aiutasse a sviluppare il tuo business e gestire al meglio l’esistente per alzare la qualità della tua vitaAnzi, quando capirai tutto questo, non ne potrai più fare a meno!

I collaboratori possono evolversi e diventare delle assistenti professionisti.
L’industria ha bisogno di collaboratori attivi, professionali e sul pezzo per evolvere.

Ecco per te cinque consigli per trasformare il costo della segreteria nel migliore degli investimenti:

#1 – Formazione:
Al Consulente Finanziario è richiesto di fare tantissima formazione.. e alla suo collaboratore?
In un mondo che cambia così rapidamente, come può un dipendente rimanere aggiornato, competente e proattivo senza alcuna formazione?

Il mio consiglio è di sponsorizzare la sua formazione in modo che possa effettivamente portare un valore aggiunto al tuo business e di spronare alla lettura, alla ricerca online e alla sua crescita professionale.
Poi, porta il tuo assistente con te ai tuoi corsi, dove puoi. Spingi all’ascolto dei podcast e a riassumere i concetti principali e confrontatevi. Stessa cosa con i libri. Se non hai tempo per leggere, falli leggere a chi collabora con te.

La formazione costante è l’ABC per mantenere il team a un alto livello.

#2 – Coinvolgimento
Se vuoi che un collaboratore ti aiuti a sviluppare il business, lo devi mettere nelle condizioni di conoscere la tua professione, deve essere coinvolto nei meccanismi, deve fare parte di una squadra.

Quanto mi fate arrabbiare quando mi chiamate e mi raccontate tutti i vostri bei progetti e chi vi assiste non ne sa niente. Ma dico io: ma con che spirito potrà mai venire in ufficio una persona che non ha idea del perché è seduta su quella sedia?

Le persone vanno coinvolte! Se hai un progetto, parlane con lo staff. Confrontati.
Se vai a una riunione, quando torni, racconta cosa avete detto e fatto.

Non fare come tuo figlio quando torna da scuola!
“Amore tutto bene a scuola? Si. Cosa avete fatto di bello? Niente.”

Spiega che cos’è un fondo comune d’investimento, spiega cos’è un indice e com’è fatto. Spiega cosa c’è dietro l’acquisto di titolo. Che cosa sta comprando veramente il cliente?
Quello che mi ha fatto innamorare di questa professione è stato il rendere tangibile e concreto questo mondo! Nient’altro.

E non pensare che non interessi.
Se oggi non interessa è perché nessuno ha mai spiegato bene le cose e a cercato di coinvolgere il collaboratore nel business.

#3 – Lascia spazio e dai fiducia

Non c’è niente di peggio di avere in ufficio una risorsa pensante e non lasciarla esprimere.
Peggio ancora se in staff abbiamo una persona che ha tanta voglia di fare e le tarpiamo le ali. [a parte che prima o poi se ne va e tu stai fresco]

Essere maniaci del controllo, non voler imparare a delegare e non dividere il lavoro, anche quello che in apparenza può sembrare più difficile. Essere convinti di avere ragione, di essere nel giusto nonostante poi il monitoraggio delle attività abbia dato un ritorno negativo.. sono tutti gravi errori imprenditoriali.

E non lo dico io che sono nata ieri. Lo dicono gli imprenditori che hanno costruito imperi.
Delega e crea un team: il tuo tempo costa e ne hai molto poco a disposizione.

Devi lasciarle spazio e in questo modo lei arriverà sempre, dove tu non arrivi, inizierà a prevedere le cose, le anticiperà e le eseguirà concretamente mentre tu sei in auto, in giro da clienti, a un meeting.
Oppure ti sei preso semplicemente preso una giornata di progettazione o sei in vacanza.

#4 – Aiuta a sviluppare un’attitudine commerciale
Chiedi al tuo assistente di progettare qualcosa, di fare delle ricerche online, di cercare nuove strategie da applicare.
Non lo dovresti pagare solo per compilare ‘sti benedetti contratti o per risolvere anomalie.

Lo dovresti pagare per essere il tuo dipartimento di ricerca e sviluppo.

E cosa fanno in questo dipartimento? Ricercano, sperimentano, leggono, scrivono.
E poi creano, fanno, progettano.

Tu hai tempo di fare questo? No. Fallo fare al tuo assistente.

#5 – Fai curare ai tuoi collaboratori il loro personal brand come se lavorassero per una multinazionale
Pensaci. Qualsiasi dipendente ha un profilo LinkedIn, che oltre a rispettare precise caratteristiche, porta avanti la comunicazione della propria azienda, ne diventa portavoce e ambasciatore.

Il tuo assistente perché non lo fa?

I vostri collaboratori sono il vostro biglietto da visita. Per come accolgono i clienti, per come parlano al telefono, per come si vestono, per come si presentano sul web quando scrivono messaggi di reclutamento ai potenziali candidati.

Tutto deve essere curato nel minimo dettaglio, anche se tu per questi collaboratori paghi solo una quota al consorzio.
L’immagine è a beneficio o a discapito di tutti. Ricordatevelo sempre!

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