Consulenti, tutte le doti del condottiero

A cura di Maria Grazia Rinaldi

Perché parlare agli altri dall’alto del ruolo, quando invece possiamo interagire comunicando tra persone? Le persone meno centrate sono quelle che più sentono l’esigenza di erigersi attraverso il ruolo. Alcuni purtroppo credono ancora che per essere leader basti impartire degli ordini e fare telefonate di controllo sull’attività. Le persone sono stanche di un approccio autoritario, per far funzionare il team occorre sicuramente molto di più. Partiamo dal presupposto che non è facile guidare un gruppo di persone e la difficoltà potrebbe aumentare con il numero di risorse da gestire. Il manager avrà a che fare con tante personalità differenti, ognuna di loro con il suo personale modo di vedere e vivere la vita. L’opportunità per il vero leader sta proprio nel sapere valorizzare ogni diversità, rendendo così unica ogni risorsa. Bisogna uscire dall’egocentrismo, le risorse non vanno sfruttate, né strumentalizzate ma piuttosto valorizzate per quello che sono.

Il segreto del successo
Secondo Tony Dungy: “Il segreto del successo è una buona Leadership, e una buona Leadership riguarda tutto ciò che rende migliore la vita dei membri e dei collaboratori del tuo team”. Uno dei modi per conquistare la fiducia delle persone è essere trasparenti, raccontare le cose per quello che sono. La maschera non serve, occorre essere autentici. Oltre questo, ricerche psicologiche hanno messo in rilievo l’importanza di ricompensare le risorse. Hanno inoltre sottolineato come gli ambienti favorevoli alla crescita facciano sì che le persone si rivelino più aperte mentalmente, maggiormente predisposte al confronto e, soprattutto, diventino più efficaci nella risoluzione dei problemi quando si trovano in uno stato positivo piuttosto che in uno negativo. Ormai è risaputo che permettere alle persone di lavorare in un ambiente positivo, consenta loro di aver dei benefici sulla memoria, sulla creatività, sulle abilità di problem solving, persino sull’apprendimento poiché le informazioni ricevute vengono consolidate meglio. Le persone felici solitamente creano maggiori rapporti di amicizia all’interno del team, non conoscono l’invidia tra di loro ma invece sviluppano la solidarietà.

Interazioni piacevoli
Secondo la psicologa americana, docente al dipartimento di Psicologia dell’Università del Nord Carolina, Barbara Fredrickson: “Una persona che ha vissuto emozioni piacevoli nelle interazioni sociali è maggiormente predisposta a fornire aiuto”. Il vero lavoro del leader allora diventa quello più legato al significato della parola: guidare. Guidare la percezione delle persone, perché possano vivere in modo positivo il lavoro e il relativo ambiente in modo da esprimere il meglio di sé. Sergio Marchionne diceva: “I leader, i grandi leader, sono persone che hanno una capacità fondamentale di disegnare e ridisegnare relazioni di collaborazione creativa all’interno dei loro team”.

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