I robo-advisor? Senza l’uomo non c’è consulenza

Luigi Conte (nella foto), presidente dell’Anasf, è intervenuto ieri di fronte alla Commissione Finanze alla Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva dal titolo: Mercati finanziari al servizio della crescita economica. Conte ha parlato di diversi temi sul presente e futuro della consulenza finanziaria in Italia. Tra gli argomenti affrontati, anche la distribuzione online dei prodotti finanziari  che, secondo Conte, necessita di regole precise a tutela dei consumatori. Il  presidente dell’Anasf ha poi ha aggiunto che è necessaria “un’ulteriore riflessione sui temi dell’innovazione che deriva dall’utilizzo della tecnologia nella prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti. Si pensi, in particolare, alla diffusione del cosiddetto robo-advisor, per tale intendendosi l’impiego di procedure informatiche basate su algoritmi e volte alla formulazione di raccomandazioni di investimento. Rispetto al possibile sviluppo di forme di consulenza completamente automatizzata, in cui sia del tutto assente l’apporto umano, sono proprio gli aspetti legati alla personalizzazione del servizio e alla capacità di creare una relazione di fiducia personale tra il consulente finanziario e il risparmiatore a rendere evidente l’imprescindibilità del rapporto umano associato all’attività consulenziale. Ne deriva pertanto che, nel contesto dello sviluppo dell’offerta di servizi finanziari, la tecnologia dovrà essere considerata non come un sostituto del consulente finanziario, ma come un supporto all’opera dello stesso”. Senza l’elemento umano, insomma, non esiste consulenza.

 

 

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