Conti correnti, gli italiani si innamorano dell’online banking

A discapito di quello che si pensa, gli italiani sembrano amare l’online. A rivelarlo un’indagine “Retail Banking in the New Reality”, condotta a maggio da Boston Consulting Group su 5mila consumatori del retail banking in 15 Paesi, che attesta come gli italiani siano tra i più attivi su online e mobile banking. Secondi solo ai cittadini di Singapore, il 51% degli italiani sembra aver intensificato il proprio rapporto con la banca di riferimento sul canale online durante la crisi da Coronavirus, mentre il 54% (dopo i cittadini di Singapore e Hong Kong) ha aumentato l’uso del mobile. Inoltre il 27% prevede di ridurre o cessare la frequentazione della filiale anche a crisi terminata. 

A tal proposito Hype, soluzione digitale per una gestione semplice ed efficiente del denaro, ha effettuato una survey su un campione rappresentativo dei suoi 1,2 milioni di clienti per indagarne le aspettative per il prossimo futuro (ovviamente si parla di un campione più evoluto della media rispetto all’utilizzo di servizi digitali ma emergono comunque evidenze interessanti se si osservano le percentuali di risposta).

La maggioranza di coloro che hanno risposto al sondaggio ha dichiarato di riuscire ad immaginare con naturalezza un futuro in cui il rapporto con la propria banca possa essere completamente digitale. Lo conferma anche un altro dato: il 77% del campione, titolare anche di altro conto bancario, a parità di qualità del servizio offerto, preferisce senza dubbio una totale gestione attraverso un canale digitale rispetto a una gestione tradizionale. Nell’ultimo anno prima dell’emergenza Covid il 55% degli intervistati aveva visitato la sede fisica al massimo in due occasioni e solo il 7% di essi registra un numero di visite superiore a 8. A lockdown terminato, questo dato si polarizza ulteriormente: il 58% dei rispondenti si aspetta di visitare la filiale fisica al massimo due volte nei prossimi dodici mesi e solo il 6% progetta di recarvisi più di 8 volte. Esiste ancora una parte di utenza (il 23%) che attribuisce molta importanza alla filiale fisica quando immagina la sua banca del futuro, ma per il 41% questa variabile ha poca importanza e addirittura nulla per il 14%, mentre è indifferente per l’11%.

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