Truffe, il caso della “Dottoressa Kramer”

Oggi raccontiamo la storia di una donna che avrebbe truffato varie persone in diverse zone del territorio italiano fingendosi, tra le diverse cose, anche consulente finanziario.

Come scritto da alcuni giornali locali, la sedicente truffatrice, che si presentava come Dottoressa Cristina Kramer e si qualificava di volta in volta, come agente di Stato, agente immobiliare, consulente finanziario, medico, e dichiarando di avere conoscenze nei Ministeri o in Magistratura, avrebbe circuito le vittime prospettando la possibilità e la speranza di fornire una soluzione ai loro problemi, ovviamente a fonte del versamento di cospicue somme di denaro in contanti o in assegni, per poi far perdere improvvisamente le sue tracce.

Ad esempio, in un caso la donna si sarebbe finta consulente finanziario facendosi consegnare da una coppia 2400 euro al fine di curare l’acquisto di una casa nel territorio di Tropea, mentre in un altro caso si sarebbe offerta di curare la rinegoziazione di un mutuo di amici di famiglia, che versavano in condizioni finanziarie non propriamente rosee, facendosi consegnare dalle vittime quasi 18.000 euro in diverse tranche.

Le indagini nei confronti della sessantaquattrenne Maria Merolla, il vero nome della truffatrice seriale, sono partite a seguito della denuncia di una delle vittime nel 2019, e qualche giorno fa gli agenti della squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia e il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, coadiuvati da personale della Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine, hanno eseguito il decreto di sequestro, emesso dal Tribunale Ordinario di Catanzaro, per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro.

Il decreto è stato emesso a seguito delle indagini e dagli accertamenti patrimoniali sull’indagata, a fronte di una totale assenza di redditi dichiarati nel periodo tra il 2000 e il 2017. Ma ciò che ha fatto insospettire gli inquirenti è che nello stesso lasso di tempo la donna avrebbe erogato ingenti somme di denaro al suo compagno per l’acquisto di terreni e la costruzione di fabbricati che sono stati ceduti in donazione ai tre figli avuti da quest’ultimo, ma successivamente non riconosciuti dalla Merolla. Tali soldi sarebbero quindi il risultato di presunte attività illecite e in particolare da truffe che sarebbero state attuate dalla donna, che le avrebbero consentito così di accumulare un ingente patrimonio.

 

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