Enasarco al bivio, Fare Presto! e Anasf aprono alle alleanze

Dopo tante polemiche (e annessi rinvii) si sono concluse le elezioni per il rinnovo dell’assemblea dei delegati della Fondazione Enasarco, andate “in scena” in modalità telematica da giovedì 24 settembre 2020 a mercoledì 7 ottobre 2020.

I risultati delle stesse hanno evidenziato due dati di fatto. Da un lato la chiara affermazione della lista appoggiata dall’Anasf, Fare Presto! E fare Bene. con 14.019 voti e 18 seggi tra gli agenti, a cui si aggiungono 5.919 voti e 7 seggi tra le mandanti.

Dall’altro lato però questi numeri non permettono alla lista vincitrice di ottenere la maggioranza assoluta dei seggi in assemblea. Sono infatti 25 delegati eletti nelle fila di Fare Presto!, su un totale complessivo di 60 nomi che andranno a nominare i 15 consiglieri d’amministrazione (1 ogni 4 delegati), i quali a loro volta eleggeranno il presidente successore di Gianroberto Costa.

Sicuramente fa rumore la sconfitta de facto dell’attuale governance dell’ente, rappresentata da Confcommercio e dalla lista Enasarco del Futuro (9 delegati in totale), ma è molto probabile che il peso reale nella Fondazione dei due principali fronti elettorali verrà definito tramite potenziali alleanze post voto con le altre liste partecipanti, in vista della prossima decisiva assemblea di novembre. Alla luce di questa considerazione, appare credibile che il prossimo presidente della Fondazione dovrà gioco forza essere un nome capace di mettere d’accordo più voci contrastanti. Un mediatore che, sebbene probabile espressione dei vincitori, potrebbe fare momentaneamente accantonare l’ipotesi di una governance completamente di rottura rispetto alla precedente.

Spostandoci dai temi politici e andando ad analizzare i dati di affluenza, tra il 24 settembre e il 7 ottobre, hanno votato 31.287 tra agenti di commercio e consulenti finanziari, numeri che chiariscono la crescente partecipazione di queste categorie professionali: quattro anni fa, in occasione delle prime elezioni nella storia dell’Ente, erano stati 25.448, per un incremento dei partecipanti di quasi il 20%.

Per cercare di comprendere al meglio le prospettive di governance dell’Ente, alla luce dei dati e delle riflessioni già espressi, Bluerating ha intervistato Luigi Conte, presidente di Anasf (associazione presente nella coalizione di Fare Presto!, insieme a FederagentiFIARCConfesercenti e ANPIT).

Fare Presto! è risultata essere nettamente la lista più votata delle ultime elezioni, sia lato agenti che mandanti, tuttavia la maggioranza assoluta dei seggi nell’Assemblea. Alla luce di questo risultato quali sono le vostre sensazioni per la prossima governance dell’Ente? Non c’è il rischio che la vostra annunciata svolta drastica nella gestione dell’ente, numeri alla mano, diventi poco praticabile?

Il risultato elettorale è per noi fonte di grande soddisfazione perché dimostra un forte senso di responsabilità e partecipazione da parte dei consulenti finanziari, considerato che l’adesione al voto è cresciuta del 25% rispetto alle precedenti elezioni del 2016, quando per la prima volta, seppur ricoprendo un ruolo di minoranza, entravamo in punta di piedi nei posti ai vertici dell’Ente di previdenza. Fu un passaggio storico per la nostra categoria e per l’Associazione, che ci ha consentito di accedere a dati e informazioni sul reale stato di salute della Fondazione che solo con il nostro ingresso nel Cda ci è stato possibile conoscere in profondità.  Oggi abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti e non possiamo che esprimere un sentito ringraziamento ai colleghi che ci hanno accordato fiducia. Per quanto attiene alla distribuzione dei seggi nell’Assemblea dei delegati, mi preme sottolineare come la nostra voce potrà essere prevalente rispetto alle altre espressioni di lista, anche se non assoluta, e che tutti coloro che vorranno condividere i nostri obiettivi di trasparenza, discontinuità e convergenza sui punti del nostro programma elettorale saranno i benvenuti nella nostra squadra, che vuole essere rigorosa nella gestione dell’Ente e al contempo inclusiva. Del resto, si tratta dei contributi di centinaia di migliaia di lavoratori, tra agenti e consulenti, e del futuro delle rispettive famiglie. Io credo che sia nell’interesse di tutti lavorare insieme per sollevare il nostro Ente dalla situazione in cui versa ormai da troppi anni.

Osservando i diversi schieramenti e i risultati elettorali, come interpreta l’espressione degli elettori? Quali sono a suo avviso i dati più importanti emersi dalle urne?

Un dato che emerge con forza dai risultati elettorali è che la lista 1 “Fare presto! e fare bene” ha raccolto il favore sia lato agenti/consulenti finanziari sia lato mandanti. E’ un messaggio importante di condivisione degli intenti che non può che portare a una collaborazione virtuosa che tenga conto degli interessi, economici e morali, di entrambe le parti. L’aspra campagna elettorale che è stata condotta da alcune liste concorrenti non ha inquinato la reputazione dei nostri rappresentanti né  ha svilito gli ambiziosi ma raggiungibili obiettivi che si è posta la coalizione con cui Anasf ha scelto di candidarsi. Preferisco commentare i dati che ci riguardano e tralasciare considerazioni sui risultati altrui, facendo prevalere un sano spirito sportivo che dovrebbe caratterizzare tutte le competizioni.

Anasf che ruolo vuole interpretare all’interno del futuro di Enasarco? Lei personalmente che obiettivi si pone?

La nostra Associazione metterà le proprie competenze a servizio dell’ente, con l’obiettivo di occuparsi e risolvere tanto i problemi scatenati dal contesto entro il quale sopravvive la Fondazione, quelli che hanno origine da dinamiche socio-demografiche, come l’invecchiamento della popolazione e quindi dei contribuenti, con effetti sulla sostenibilità delle pensioni dei consulenti finanziari giovani -tema peraltro molto caro ad Anasf- quanto le questioni interne all’Ente, ovvero le ormai note problematiche relative alla critica situazione patrimoniale, ad esempio attraverso un allargamento della base contributiva. Le sfide sono molteplici e ci trovano pronti, da tempo, come categoria ad affrontarle.

Come Fare presto! che promesse vi sentite di fare ai professionisti che vi hanno votato?

Posso garantire il massimo impegno della nostra Associazione a portare avanti le istanze condivise della nostra categoria. Lavoreremo per pensioni sostenibili e garantite e per un ente che faccia dei principi di giustizia ed efficienza le linee guida del proprio operato. Questi sono gli obiettivi. Li raggiungeremo attraverso i punti del programma che definiranno le nostre azioni e che chi ci ha votato ha fatto propri. I nostri soci conoscono la nostra sensibilità su questi temi e chi ha memoria storica ricorderà quante volte abbiamo voluto portare alla luce le criticità con cui siamo stati costretti a misurarci per troppo tempo. Oggi abbiamo la possibilità di superarle, adottando un approccio disruptive rispetto al passato. La categoria si è dimostrata coesa e unita nell’affidarci questo compito, certo non semplice ma sfidante, e altrettanto farà la nostra Associazione con i compagni di viaggio che abbiamo scelto per questa missione, che ci vedrà impegnati con tutte le nostre energie per garantire un futuro sereno ai colleghi e alle loro famiglie.

 

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