Banca Mediolanum al riparo dal secondo lockdown

Cosa accadrebbe alle banche-reti se arrivasse un secondo lockdown? Considerando quel che è accaduto durante il primo, cioè quello di marzo-aprile, Banca Mediolanum è ben posizionata per continuare a crescere anche se tutta Italia venisse costretta a una “quarantena nazionale”. E’ questa l’opinione di Gian Luca Ferrari, analista di Mediobanca specializzato sul settore del risparmio gestito, che ha migliorato il giudizio sul titolo della società guidata da Massimo Doris. Sulle azioni di Banca Mediolanum il rating è ora outperform (farà meglio del mercato) con target price di 7,1 euro (contro i 5,97 euro registrati questa mattina a Piazza Affari).

Secondo l’ufficio studi di Mediobanca, ci sono diverse ragioni alla base di questo miglioramento del giudizio. Innanzitutto, il titolo è oggi scambiato in borsa a multipli inferiori rispetto ai concorrenti. In secondo luogo, se la Bce nel 2021 consentirà alle banche di tornare a distribuire dividendi (dopo averlo impedito nel 2020), gli azionisti di B. Medlanum riceveranno una corposa cedola che compenserà la mancata assegnazione di quest’anno (la stima è di un dividendo di 76 centesimi per azione).

C’è poi una terza e importantissima ragione che ha spinto l’analista di Mediobanca a promuovere il gruppo di Basiglio. Banca Mediolanum è stata bravissima a fare raccolta anche durante il lockdown di marzo aprile, quando ai consulenti finanziari era di fatto impedito di avere incontri diretti con i clienti. Nonostante queste difficoltà, i Family Banker della rete sono stati in grado di raccogliere, tra marzo e maggio, oltre 1,3 miliardi di euro nel redditizio segmento del risparmio gestito, mentre i principali concorrenti si sono fermati in un intervallo tra 100 milioni e 500 milioni. Per questo, secondo Mediobanca, l’ipoitesi di un secondo locdown è per la società guidata da Massimo Doris una sorta di business as usual, un evento che non avrà conseguenze significative sulla capacità del gruppo di fare business.

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