Fineco, Foti e la grande sorpresa

“I numeri hanno sorpreso anche me”, questo è il primo commento dell’amministratore delegato e direttore generale di FinecoBank, Alessandro Foti, in un’intervista rilasciata a MF Milano Finanza dopo la pubblicazione dei conti trimestrali. Una soddisfazione legittima, soprattutto se si pensa che la raccolta netta di Fineco è stata di 739 milioni solo a ottobre e che l’utile netto è stato di 245,3 milioni di euro nei primi 9 mesi, il 22,7% in più sullo stesso periodo del 2019.

“Da una parte c’è la sempre maggiore consapevolezza dei risparmiatori dell’importanza di farsi consigliare da un consulente preparato”, prosegue Foti spiegando i motivi di una raccolta molto positiva, arrivata a 7,1 miliardi da inizio anno, “dall’altra c’è l’uso sempre più diffuso del digitale, cui si aggiungono le difficoltà delle banche tradizionali di rispondere a questi bisogni”.

E per il futuro l’ad e dg vede prospettive sempre più rosee per Fineco: “Le previsioni per la fine dell’anno restano positive”, soprattutto perché l’attività dell’istituto è diversificata, in grado di affrontare mercati volatili, con il brokerage che cresce quando le borse si fanno più agitate. “In quest’ultimo ambito”, aggiunge Foti, “stiamo potenziando l’offerta, mentre la nostra società di asset management irlandese (Fineco AM, ndr) rilascia di continuo nuove soluzioni di investimento per adattarsi ai mercati”. L’obiettivo è raggiungere il break even operativo nel primo semestre 2021. Poi lo sguardo verrà rivolto ad altri mercati come Francia e Germania: “Ma faremo un passo alla volta”, conclude il manager.

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