Banca Generali, Mossa prepara il forcing sul private

L’obiettivo di raccolta per il 2020 è fissato a 5,5 miliardi di euro con la prospettiva di acquisire sempre nuove quote di mercato nel private. Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, ha fotografato il momento dell’istituto da lui guidato durante un’intervista rilasciata a Marcello Zacché de Il Giornale per commentare i dati dell’ultima trimestrale.  “Nel dicembre 2018 abbiamo presentato il piano triennale”, ha spiegato Mossa, “siamo avanti in quasi tutte le voci e in linea come sviluppo di dimensioni”. Il manager ha poi confermato i target 2019-2021 e fissato l’obiettivo di raccolta a 5,5 miliardi per quest’anno.

Il modello di business di Banca Generali, rivolto a clientela affluent e private, ha dato risposte convincenti nei numeri. Anche quest’anno, infatti, la raccolta è cresciuta del 15% circa. “Abbiamo il 70% delle masse da clienti con oltre 500 mila euro di risparmio”, prosegue Mossa, “La liquidità sui conti è un nodo da sbrigliare per favorire gli investimenti, ma nel nostro ambito cerchiamo di guadagnare quote di mercato nel private. È un bacino che vale più di mille miliardi e noi ne gestiamo quasi il 5%”.

L’intervista è poi filata via su possibili acquisizioni da parte di Banca Generali, che Mossa non ha escluso, ma solo se si tratta boutique in linea con determinate condizioni. E, riguardo alle voci di un interesse di Mediobanca verso Banca Generali, Mossa si è detto lusingato, ma allo stesso tempo soddisfatto dell’indipendenza della banca e felice di avere un’azionista e un brand come Generali al proprio fianco.

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