Banche reti, chi sta preparando il super cedolone

Il mondo delle banche reti si sta dimostrando il più resiliente alle insidie del virus. Prova ne sono stati i conti positivi delle ultime trimestrali, con un particolare accento sulle realtà più digitali e moderne. Ne consegue che si sia ricominciato a parlare di dividendi, tra super cedoloni da sbloccare in attesa che la Bce dia definitivamente il suo benestare per la loro distribuzione a partire dal 2021. Di seguito, quindi, le posizioni delle banche reti che hanno già annunciato che distribuiranno ai propri azionisti una maxi cedola.

L’ultima in ordine di tempo a esprimersi è stata Banca Mediolanum. Come riporta un articolo di Italia Oggi, l’ad Massimo Doris, alla presentazione dei conti trimestrali, ha detto: “Ci sono voci sul fatto che Bce e Banca d’Italia dovrebbero andare verso un’autorizzazione a pagare i dividendi in modo selettivo. La nostra aspettativa, visto che dal punto di vista patrimoniale siamo messi benissimo, è di avere la possibilità nel 2021 di pagare il saldo dividendi dell’esercizio 2019 e tutto il dividendo 2020”.

Anche Banca Generali, guidata dall’ad e dg Gian Maria Mossa, ha annunciato l’intenzione di distribuire il dividendo sul bilancio 2019 e la cedola minima relativa al 2020. La società punta quindi a riproporre il dividendo 2019 di 1,55 euro cancellato per volere delle autorità che si somma alla seconda tranche di 0,3 euro e all’importo sul 2020 di 1,25 euro.

Anche Fineco, per bocca dell’ad e dg Alessandro Foti, ha assicurato che sbloccherà il pagamento delle cedole non appena la Bce darà il suo assenso. “Sul tema del dividendo riteniamo sia corretto essere prudenti”, ha detto lo stesso Foti in una dichiarazione riportata dal Sole 24 Ore, “fino a oggi sono circolati solamente rumor sulla volontà del regulator, che intanto non si è ancora pronunciato». Ad ogni modo, “coerentemente con la volontà delle autorità, quando ci sarà la possibilità restituiremo al mercato il capitale in eccesso e pagheremo gli azionisti”.

Un’ultima citazione la merita anche Intesa Sanpaolo, che ha in pancia le rete di Fideuram. Anche in questo caso la posizione è di attesa, ma il ceo Carlo Messina ha detto che l’idea è di confermare un pay out ratio del 75% per il 2020 e del 70% per il 2021 e si pensa alla distribuzione da riserve del dividendo 2019 (Bce permettendo).

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