Il cda che ha anche deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo pari a 0,162 euro per azione in pagamento dal 25 novembre per un ammontare complessivo pari a circa 211 milioni.Il terzo trimestre del 2020 per Poste “ha mostrato chiari segnali di ripresa, confermando la solidita’ del nostro business model in tutti i settori”. A sottolinearlo l’ad Matteo Del Fante che ha evidenziato come il risultato operativo sia “cresciuto del 4,2 per cento, al netto dei costi straordinari sostenuti per far fronte a questa emergenza imprevista, in aumento di un impressionante 10 per cento anno su anno. Questo risultato e’ ancora piu’ impressionante se si tiene presente che il 2019 e’ stato un anno da record”. “La nostra solida base di clienti ci ha inoltre permesso di conseguire una raccolta netta retail record di 9,8 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2020, contribuendo a raggiungere 556 miliardi di euro di attivita’ finanziarie totali”, ha aggiunto il manager. “L’attivita’ operativa e’ solida e la nostra attenzione alla disciplina dei costi ci offre ulteriore flessibilita’ per affrontare potenziali difficolta’ nei ricavi”, ha spiegato Del Fante, secondo cui i risultati hanno permesso di confermare la politica sulle cedole con “un acconto sul dividendo, che incorpora la crescita annuale del 5% prevista nel Piano Strategico Deliver 2022”.
Poste, trimestrale di lusso e un boccone di dividendo
Poste Italiane chiude i risultati del terzo trimestre con solidi risultati. Come riporta la nota di Ansa, l’utile netto e’ pari a 353 milioni, +10,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. +0,8% i ricavi a 2,589 miliardi. L’impatto dell’emergenza Covid si evidenzia invece nei primi nove mesi dell’esercizio che registrano un utile netto in calo del 17,1% a 898 milioni con ricavi in calo del 5,2% a 7,67 miliardi.