Consulenti, chi è e perché vi serve l’assistente virtuale

Articolo a cura di Beatrice Cicala

Sapete cos’è un’assistente virtuale? No, non sto parlando di Siri o di Alexa. Ma di una nuova professione, ancora poco conosciuta soprattutto in Italia. L’assistente virtuale è solitamente un’ex assistente di direzione che ha lasciato il posto fisso in azienda per la libera professione. Ha un background di Personal Assistant quindi, al quale ha aggiunto le competenze che servono oggi al libero professionista o al piccolo imprenditore per essere competitivo.

Per esempio, io sono un’assistente virtuale, anche se non mi piace definirmi così, ma resta che sono una freelance, quindi instauro con i miei clienti un contratto di collaborazione e opero per il 90% del mio tempo da remoto.

Ecco. Per me è facile spiegarlo. E’ il mio lavoro. Ma non hai idea di quante volte lo spiego, lo rispiego e lo rispiego ancora, ai consulenti finanziari ovviamente, il mio cliente target. Spesso sono chiamata per pura curiosità, altre volte dopo aver chiarito bene cosa faccio per instaurare ottimi rapporti di collaborazione.

Passo moltissimo tempo a spiegare cosa faccio, come lo faccio e quali sono i vantaggi per il consulente finanziario che, in molti casi, a malapena riconosce come utile il ruolo dell’assistente d’ufficio, figuriamoci quello l’assistente virtuale!

Questa metafora con la mia professione per spiegarti che se hai difficoltà nel fare nuova clientela o nel farti percepire in un certo modo, forse anche la tua professione non è poi così conosciuta, diffusa e compresa.

Come puoi spiegare altrimenti il titolone di questa settimana “Sui conti correnti 1 miliardo al giorno”?

Se fosse così chiaro il ruolo del consulente finanziario, perché non è altrettanto diffuso tra le persone l’affidarsi a un consulente? Per un basso di livello di educazione finanziaria? Per i bias cognitivi? In parte.

Ma per il resto?

Se guardiamo i numeri, la realtà è che il singolo consulente può per forza di cose impattare su una cerchia di persona ancora troppo piccola e nell’ultimo anno, causa covid, ancora meno. Se ci pensi, quante nuove persone puoi incontrare? Quanto tempo abbiamo da dedicare ad un networking selezionato quando a malapena riusciamo in 24 ore a smazzare le urgenze della giornata.

Certamente dovresti organizzarti meglio e non lavorare in emergenza ma, manca visibilità.

Per questo oggi non è più possibile evitare i social network, la pubblicità, il web, youtube, i podcast e tutto quello che è possibile fare grazie alla tecnologia per amplificare i vostri messaggi e per amplificare la conoscenza del ruolo tra le persone.

Manca visibilità, manca divulgazione, manca informazione sul ruolo del consulente finanziario e sui vantaggi per le persone ad affidarsi ai suoi servizi. Manca una comunicazione forte, costante e unita nel far arrivare un messaggio che possa sensibilizzare la controparte.

E per i già attivi, è tempo di cambiare registro: basta parlare di grafici, di mercati, di volatilità, di tutto il gergo tecnico che siete abituati a usare con i già investitori!

Se ci sono, i miliardi sui conti correnti FORSE hanno un problema di comunicazione.

Quali sono dieci buoni motivi per cui una persona dovrebbe affidarsi a un consulente finanziario?
Ci hai mai pensato? Perché una persona dovrebbe spostare i soldi dal conto bancario e investirli con te? E la risposta deve essere vantaggiosa per il cliente, in modo che dopo la lettura del tuo post, lui possa riflettere.

Ora invece lascio riflettere te: ricorda che quanto è grosso il tuo portafoglio è la rappresentazione dell’impatto che hai sulle persone. Cambiarlo tocca solo a te.

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