Intesa Sanpaolo, il gruppo si difende sul caso RBM e Previmedical

La lente dell’Antitrust si è posata su Intesa Sanpaolo RBM Salute e Previmedical. È di ieri la notizia, riportata da Bluerating e dalle agenzie di stampa, dell’apertura di un’istruttoria perché le due realtà avrebbero svolto una pratica commerciale aggressiva, consistente in condotte e omissioni volte a ostacolare l’esercizio dei diritti che derivano dal rapporto contrattuale, inducendo i consumatori assicurati a rinunciare alle prestazioni economiche e assistenziali cui avrebbero diritto.

È arrivata però, in serata, la replica ufficiale del gruppo Intesa Sanpaolo, che riportiamo integralmente: “In riferimento al procedimento istruttorio, avviato nei confronti di Intesa Sanpaolo RBM Salute e Previmedical da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, oggetto di notizie pubblicate nella giornata di oggi, Intesa Sanpaolo sta prestando la massima collaborazione all’Autorità. La società evidenzia che il periodo oggetto delle contestazioni, Luglio 2018 – Luglio 2020, è antecedente all’acquisto di RBM Salute, concretizzatosi lo scorso 11 maggio 2020 e che da tale data sono state messe in atto misure concrete, volte ad allineare la qualità del servizio offerto agli assicurati agli elevati standard propri dell’intero Gruppo Intesa Sanpaolo. Tali interventi hanno contribuito a far sì che il numero dei reclami ricevuti nei primi nove mesi del 2020, pari allo 0,07% degli assicurati, sia risultato in calo rispetto agli anni precedenti, in particolare quasi dimezzato rispetto al corrispondente periodo del 2018”.

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