Unicredit, il futuro di Mustier è in bilico

Tante nubi all’orizzonte per il numero uno di piazza Gae Aulenti. La riunione convocata ieri pomeriggio dai consiglieri di Unicredit doveva essere di stampo “informale”, mentre invece non ha fatto altro che alimentare i dubbi già esistenti in tema governance.

La questione, in particolare, ruoterebbe attorno alla permanenza dell’ad alla guida dell’Istituto e sarebbe collegata alle scelte che farà Mustier su alcune tematiche chiave, come la subholding estera e l’eventuale aggregazione con MPS. E proprio su quest’ultimo aspetto sembra che si siano intensificate le pressioni dall’esterno, in ambito politico ed istituzionale, per sollecitare un atteggiamento più accondiscendente di Mustier, che si è invece sempre mostrato abbastanza restio rispetto all’ipotesi di unione con la banca senese.

Sono già alcune settimane che la conferma di Mustier non viene data per certa sul mercato, sia per la sua linea non proprio a favore di acquisizioni e fusioni sia per la resa non ottimale del titolo e la mancanza di una strategia chiara dopo la fase delle cessioni (Mediobanca, Fineco, Pioneer, la Polonia fra gli altri).

Che la posizione di Mustier non sia propria rosea è confermato anche, come riporta L’Economia del Corriere, dal toto nomine che vede fra i papabili Matteo Del Fante, attualmente a capo di Poste, e Victor Massiah, ex Ceo di UBI. Fra i nomi più quotati anche Marco Morelli, ex di MPS, Fabio Gallia, ex di BNL, e l’attuale Ceo di Banco BPM, Giuseppe Castagna.

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