Consulenti, vi svelo la chiave per la felicità

A cura di Maria Grazia Rinaldi.

Secondo Doug Hall, si può “aumentare il potere del proprio cervello da tre a cinque volte semplicemente ridendo e divertendosi prima di lavorare  a un problema”. Sorridere è un potentissimo strumento per la salute e la produttività. Aiuta il nostro corpo a rilasciare endorfine, e ci fa sentire subito meglio. I benefici di un sorriso sono tanti. Sorridere riduce lo stress, aumenta la fiducia in se stessi e negli altri e ci permette di fare una pausa costruttiva per ripartire ancora più concentrati. Diversi sono gli studi che confermano che divertirsi mentre si lavora, riuscendo a trarre piacere e soddisfazione da quello che si fa, incrementa la produttività e l’efficienza. Lavorare in maniera piacevole fa si che ogni obiettivo professionale venga affrontato con maggiore emozione, più motivazione e maggior creatività.

Questo mix di elementi rende inevitabilmente le prestazioni migliori per alcune persone. Cercate sempre quindi dei momenti per sorridere al lavoro, tra colleghi o da soli. Se avete inoltre la possibilità di ascoltare la musica mentre lavorate, vi suggerisco vivamente di farlo. A meno che non crediate che il silenzio sia per voi il miglior alleato, a quel punto non c’è musica che tenga per chi ritiene che la musica rappresenti una interferenza. È una questione soggettiva, perché per alcuni la musica può essere sinonimo di distrazione, soprattutto quando si stanno dedicando ad attività che richiedono concentrazione. Ci sono diversi studi in merito che confermano gli effetti positivi della musica sul posto di lavoro, poiché sembrerebbe stimolare il pensiero creativo, diminuire lo stress, e aumentare la creatività. All’Università McGill di Montreal, studiano come la musica possa cambiare la biochimica del nostro corpo. È stato dimostrato che l’ascolto della musica influenza lo stato di salute del nostro corpo.

Più concentrati con la musica

Daniel Levitin, psicologo cognitivo e neuroscienziato alla Università McGill di Montréal, sta studiando come la musica produca ormoni quali la dopamina e gli oppioidi, il cortisolo, la serotonina e l’ossitocina. Ascoltando musica ci sentiamo più creativi, più motivati, più attenti, più focalizzati a raggiungere un obiettivo. Nel lavoro di squadra, la musica sembrerebbe contribuire alla buona riuscita del lavoro, migliorando la concentrazione di tutto il team. L’importante è farlo sempre con un volume adeguato. Un altro modo per rendere più divertente e gradevole la giornata lavorativa è trovare un hobby con cui impiegare il tempo, per esempio nella pausa pranzo. Può essere qualsiasi tipo di passatempo, come leggere, scrivere, disegnare o dedicare quel tempo all’attività fisica come ad esempio approfittare per fare una bella passeggiata all’aria aperta. Fare qualcosa che amiamo, magari all’aperto, con le persone con cui stiamo bene, rilascia dopamina, un ormone che viaggia lungo il percorso mesocorticale, responsabile della pianificazione, delle responsabilità e della definizione delle nostre priorità.

Una ragione per cambiare

Tante sono le strategie a disposizione quindi. Ma se non dovessero funzionare? È ovvio che, se allietare la giornata con questi piccoli stratagemmi non dovesse funzionare, forse dovremmo riflettere sul lavoro che stiamo portando avanti, e chiederci se è quello giusto per noi. È vero che un ambiente di lavoro divertente “incoraggia, avvia e supporta intenzionalmente una varietà di attività divertenti e piacevoli che incidono positivamente sull’atteggiamento e sulla produttività di individui e gruppi” ma è vero anche che l’ambiente da solo non basta. Amore per quello che facciamo, passione, entusiasmo, devono essere le basi che poi possiamo integrare con i piccoli stratagemmi di cui abbiamo parlato. Come diceva il noto industriale statunitense John D. Rockefeller: “La strada per la felicità consiste in due semplici princìpi: trovare ciò che ti interessa e che puoi fare bene, e quando l’hai trovato, metterci dentro l’anima intera, ogni brandello di energia, di ambizione e di abilità naturale che possiedi”.

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