Consulenti, quando i diritti vengono calpestati dalle mandanti

Vi proponiamo di seguito una lettera aperta di Federpromm che, nel mandare un messaggio diretto a potenziali nuovi associati, esplicita alcuni casi di “abusi” subiti da alcuni consulenti da parte delle proprie mandanti. Voi cosa ne pensate? Vi sono capitate situazioni simili? Raccontateci la vostra esperienza inviandoci le vostre storie a [email protected] o scrivendoci nei commenti. Saremo lieti di pubblicarle

Ieri era la giornata dei diritti umani.

Ve li immaginate migliaia di consulenti finanziari in piazza per ottenere un contratto nazionale che definisce i loro diritti in qualità di lavoratori? Io no. Per le associazioni di categoria va bene così. Per noi del sindacato Federpromm le forze si dovrebbero riequilibrare.

Ne è un esempio Sandro, un CF che si ammala di tumore, la banca lo dà per morto, e dopo 18 mesi vince il cancro ma scopre che la banca lo aveva revocato ed aveva riassegnato i suoi clienti ai colleghi.

Ne è un esempio Laura. Non ha ceduto alle avance del suo AD e si è trovata revocata in tronco, senza giustificato motivo (non è necessario per i CF), nel giro di sei mesi si è ritrovata fuori dalla banca.

Giovanni si è rifiutato di vendere “prodotti spazzatura”, due ispettori sono passati a trovarlo, è stato sospeso dalla banca per futili motivi.

A Franco promisero un minimo garantito per 48 mesi, poi sarebbe passato da dipendente a CF. Cambiò il management ed addio promessa.

Nicola si sentì dire dal suo AD che guadagnava troppo, più di lui, e non andava bene. In quella banca non si premiava il merito, ma la fedeltà alla vendita di quello che serviva alla banca. L’AD preparò insieme al suo legale una trappola, e gli ridusse il 70% dei ricavi.

Luca era in buoni rapporti con l’area manager, ma quando decise di cambiare banca questo riassegnò il suo portafoglio ai colleghi.

305 consulenti che erano andarono in Banca della rete, persero 305 cause in primo e in secondo grado per essersi rivolti all’avvocato sbagliato che fece 305 “copia incolla” incassando 305 parcelle.

Oggi c’è Federpromm per avere un mercato di doveri ma anche di diritti, dai forza al sindacato tesserandoti senza indugiare oltre.

Un consulente finanziario senza diritti è un dipendente a provvigioni senza alcuna garanzia minima contrattuale.

Fidati di chi c’è passato e vedrai che al momento giusto, se subirai ingiustizie, noi ci saremo e sapremo come comportarci.

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