Patrimoniale, pericolo scampato (per ora)

Semaforo rosso per la proposta avanzata da Nicola Fratoianni (Leu) e Matteo Orfini (Pd) in merito all’introduzione di una patrimoniale nella legge di Bilancio.

Come avevamo accennato qualche giorno fa (Allarme patrimoniale: cosa potrebbe colpire e come difendersi) gli esponenti dei partiti sopracitati hanno suggerito nella nuova legge di Bilancio di tassare il patrimonio dei più ricchi. La proposta avrebbe riguardato in particolare l’abolizione dell’Imu e dell’imposta di bollo su conti correnti e deposito titoli sostituendola dal 1 gennaio 2021 con un’aliquota progressiva dallo 0,2 al 3% sui grandi patrimoni, con base imponibile costituita da una ricchezza netta superiore ai 500mila euro e derivante dalla somma delle attività mobiliari ed immobiliari al netto delle passività finanziarie.

L’emendamento però, in esame in commissione Bilancio alla Camera, ha riscosso il parere contrario dal governo, dopo che nei giorni scorsi aveva sollevato non poche polemiche all’interno della stessa maggioranza. È stato quindi ritirato, assieme a un altro emendamento di Leu, a prima firma Fornaro, che prevedeva un contributo di solidarietà a carico delle grandi ricchezze, sul quale era stato espresso parere contrario da governo e relatori. Entrambe le proposte non sono state votate in commissione.

Ma la battaglia potrebbe non finire nel dimenticatoio come invece si spera. Attendiamo eventuali nuovi sviluppi.

 

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