Fabi, il sacrificio dei bancari durante il Covid

«Scuola, sanità, Forze dell’ordine, esercito, protezione civile, trasporti, mondo dell’informazione, telecomunicazioni, alimentari, assicurazioni, poste: sono le categorie dei servizi pubblici essenziali. Assieme a questi, ci sono anche le banche. Le lavoratrici e i lavoratori di questi settori non hanno mai smesso di lavorare. Ora tutti devono fare la loro parte per uscire da questa emergenza. Noi non abbiamo mai smesso di farla. Auguri a tutti di buon Natale». È il messaggio che la Fabi, Federazione autonoma bancari italiani, ha pubblicato sul sito internet istituzionale. «Questo Natale va dedicato a quelle persone che hanno perso la vita e a tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno dato un esempio di grande sensibilità e abnegazione verso la collettività. È stato un anno difficile, molto difficile. Sono purtroppo venuti a mancare per il Covid numerose lavoratrici e lavoratori bancari. La categoria ha dato prova di grande senso di responsabilità e di sacrificio, svolgendo al meglio l’attività di servizio pubblico essenziale. Noi abbiamo dato risposte concrete ai lavoratori bancari, per aver raggiunto con l’Abi (Associazione bancaria italiana) accordi importanti in termini di tutela e contrasto al virus» dice il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

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