Storia della consulente che regalò un bosco ai clienti

Per Natale ha deciso di regalare ai clienti un bosco di duecento abeti in Alta Valtrebbia, in provincia di Piacenza. Si tratta di una consulente piacentina di Fideuram, Alessandra Rapaccioli, che a quanto riporta Il Nuovo Giornale è stata ispirata da una trasmissione su Rai 3, dove il sindaco di Cerignale Massimo Castelli – coordinatore dell’associazione nazionale dei piccoli Comuni – era ospite di Massimo Gramellini.

“Da tempo pensavo per questo 2020 segnato dalla pandemia a un regalo che potesse sostenere il territorio e rilanciare un messaggio di speranza, un invito a ripartire”, spiega la consulente, “vedendo Castelli in televisione che parlava del suo Comune con un milione di alberi e notando la sua passione e l’amore per la montagna che dona tante risorse, dall’acqua all’aria pura ai frutti, mi sono detta: quale regalo migliore di un albero per esprimere il desiderio di ricominciare?”

La consulente quindi ha colto in pieno la proposta di adottare duecento alberi: ha individuato un bosco di abeti, che circondano un rifugio, sui quali – in accordo con il Comune di Cerignale – sarà possibile apporre una piccola targa con il proprio nome o, magari, per ricordare qualche familiare o amico rimasto vittima del Covid. La consulente dice di essersi allineata a quanto detto da Papa Francesco nelle encicliche “Laudato Sì” e “Fratelli Tutti” in cui invitava tutti a recuperare il rapporto con il Creato. “Regalare un albero per me vuol dire invitare i miei clienti a promuovere la cultura del dono e della condivisione”, ha concluso, “un albero infatti non è mio, è nostro, perché ci è affidato, godiamo insieme della sua bellezza, ci stimola ad averne cura, a tornare a relazioni autentiche”. E, in fondo, questa è una buona metafora per descrivere il rapporto di fiducia che si instaura tra cliente e consulente. 

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