Banca Mediolanum avvia la rivoluzione dei Banker consultant. E lo farà attraverso il progetto Next, che si articolerà in tutta Italia a braccetto con le università italiane per formare una nuova figura professionale. A riportarlo è un’intervista rilasciata dall’amministratore delegato di Banca Mediolanum, Massimo Doris, a l’Economia del Corriere della Sera. Nel dialogo con Stefano Righi, Doris ha annunciato la nascita di questa nuova figura, che si affiancherà ai Family Banker e andrà a rispondere alle nuove richieste specifiche della clientela su temi come la corporate governance o i piani di successione.
Per sviluppare questa professionista del futuro, Banca Mediolanum andrà a formare giovani neolaureati. Un investimento in prospettiva, che va a rispondere anche alle esigenze del ricambio generazionale all’interno della rete. “È un vero e proprio cambiamento iniziato alla fine della scorsa estate”, ha detto Doris, “un progetto già presentato in alcune università lombarde come la Bocconi, Liuc, Bergamo e Cattolica proponendo un percorso formativo post laurea, abilitante a svolgere un nuovo ruolo professionale ideato e proposto da noi. Lunedì scorso, 11 gennaio, i primi 14 Banker consultant, così li abbiamo chiamati, hanno iniziato il master full time presso la nostra Academy. Durerà sei mesi e a luglio saranno già operativi. Saranno coinvolti 70 studenti entro la fine dell’anno, trecento nell’arco di tre anni”.
Parte attiva del progetto saranno i consulenti finanziari del gruppo. Dei circa 4.100 family banker oggi attivi, infatti, i circa 600 più esperti saranno coinvolti nella formazione dei banker consultant, affiancandoli nel processo di inserimento. Mediolanum è alla ricerca di under 30 e, tanto per cominciare, intende pagarli venticinquemila euro lordi l’anno di compenso standard. In più avranno una percentuale variabile, legata alle masse gestite dal professionista che farà loro da tutor.