Consulenti, opportunità e rischi dei primi 100 giorni di Biden

Joe Biden si è insediato come presidente Usa e, a quanto pare, la cosa non dispiace ai mercati visto il rally che si sta osservando sull’S&P 500. Ma cosa ci si può davvero aspettare dai suoi primi 100 giorni di mandato, periodo di riferimento simbolico per misurare il successo iniziale di un’amministrazione? Noi di BLUERATING abbiamo messo insieme le visioni di alcuni gestori per provare a fare il punto della situazione.

Secondo Meera Pandit, Global Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management, nei primi 100 giorni del mandato di Biden ci si può aspettare “altri stimoli fiscali, un perno su politica estera, commercio e regolamentazione e un anticipo della futura spesa per la ripresa”. 

Una raffica di ordini esecutivi promuoverà immediatamente le priorità interne ed economiche di Biden, come l’adesione all’accordo sul clima di Parigi e l’estensione delle moratorie sugli sfratti e sui pagamenti dei prestiti agli studenti. Una vasta proposta sulla riforma dell’immigrazione segnalerà anche un impegno ad affrontare queste tematiche, anche se questo potrebbe essere difficile da concordare per il Congresso. “Mentre questi punti costruiranno uno slancio politico, pochi avranno un impatto economico così diretto e rapido come la proposta di un pacchetto fiscale da 1.900 miliardi di dollari.  

“Maggiori stimoli”, prosegue l’analista di J.P. Morgan Am, “dovrebbero portare a una ripresa più veloce e più forte, sia nella crescita sia sugli utili. Questo dovrebbe avvantaggiare i titoli ciclici, come i finanziari, gli industriali e i materiali, oltre alle small cap. Il miglioramento della crescita e dell’occupazione potrebbero tuttavia spingere la Fed ad anticipare una riduzione degli acquisti di asset, con conseguente ulteriore irripidimento della curva dei rendimenti. Mentre questo dovrebbe anche beneficiare i settori ciclici delle azioni, danneggerebbe il reddito fisso a lunga scadenza”.  

Anche Randeep Somel, gestore del fondo M&G (Lux) Climate Solutions, ha sottolineato la rilevanza del pacchetto di stimoli in arrivo. L’esperto M&G Investments aggiunge però che, nonostante i democratici abbiano vinto entrambi i run-off elettorali in Georgia per il controllo del Senato su una base paritaria (50-50), con la conseguenza di un’azione più incisiva (e non da anatra zoppa) dell’amministrazione Biden, la situazione è ancora precaria in termini di numeri.

Infatti, il margine alle Camere è così esiguo da essere destabilizzato da un singolo deputato Democratico più conservatore al Senato. “Pertanto non dovremmo aspettarci cambiamenti radicali in nessuna direzione. Qualsiasi nuova legislazione sarà attentamente ponderata”.

Ma cosa c’è all’ordine del giorno? “In campagna elettorale”, prosegue Somel, “Biden ha proposto di aumentare la tassazione delle imprese dal 21% al 28% e di incrementare le imposte sul reddito i redditi superiori ai 400.000 dollari. Pur trattandosi di un aumento rilevante per le aziende, le aliquote rimarranno comunque al di sotto della soglia del 35% in vigore sotto Obama”. E c’è anche un altro aspetto da considerare: “Il continuo stimolo e il crescente onere del debito, tuttavia, hanno implicazioni più ampie per l’inflazione e i rendimenti dei Treasury – la salita di entrambi potrebbe portare a una riduzione della ripresa economica a lungo termine”.

L’agenda Biden prevede di orientare la spesa green, incrementando l’uso delle energie rinnovabili per la produzione di elettricità – obiettivo: una produzione di energia a zero emissioni entro il 2035 – e riqualificando quattro milioni di edifici per soddisfare i più alti standard di efficienza energetica. Inoltre, verrà incoraggita “l’adozione di veicoli elettrici: il governo americano offrirà incentivi fiscali per sostituire veicoli ormai datati e finanzierà l’installazione di oltre 500.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici”.

Eliezer Ndinga e Lanre Ige, Research Associates di 21Shares, in merito all’amministrazione Biden pongono l’accento sulla nomina di Gary Gensler, ex presidente della Commodity Future Trading Commission (CFTC) durante la presidenza di Barack Obama, potrebbe essere nominato capo della Securities and Exchange Commission (SEC). E, proprio tre giorni fa, il New York Times ha confermato le voci che Joe Biden – da ieri 46esimo presidente degli Stati Uniti – nominerà Gensler a capo di questa agenzia. Questa, secondo i due esperti, costituirebbe una buona notizia per le nuove asset classe come i Bitcoin “per via delle sue posizioni favorevoli alle cripto e della sua profonda conoscenza del Bitcoin e della tecnologia su cui si fonda, la blockchain”.

La nomina di Gensler è arrivata in un momento perfetto, scrivono i due esperti di 21Shares, “dato che il mercato delle criptovalute, valutato oltre un trilione di dollari, è considerevolmente maturato negli ultimi tre anni dopo la frenesia delle ICO”.

“Da questo punto di vista, siamo anche nel bel mezzo di una crescente adozione istituzionale del Bitcoin, come copertura contro l’inflazione e l’instabilità geopolitica”. Per esempio, l’ex primo ministro canadese Stephen Harper ha definito il Bitcoin come una potenziale valuta di riserva, mentre il gestore di fondi di investimenti britannico Ruffer ha lodato questo criptoasset nella sua lettera agli investitori dichiarando di aver “lavorato molto per valutare il pericolo che i Bitcoin siano un errore. Li abbiamo osservati per molto tempo e il nostro giudizio è che questi siano una creatura unica, in quanto riserva di valore emergente che mette assieme alcuni benefici della tecnologia e dell’oro”.

 

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