Fideuram Ispb, dopo Lambri un’altra ex nei guai

Ricordiamo tutti il caso Lambri,  ex consulente finanziario di San Paolo Invest accusata di truffa e appropriazione indebita (Caso Lambri, oltre 6 milioni sequestrati). Purtroppo una nuova spiacevole vicenda si appresta all’orizzonte del gruppo Fideuram ISpb.

Dopo aver riportato la notizia dei provvedimenti di dicembre da parte dell’OCF (Ocf, radiati due ex Fideuram tra i provvedimenti di fine anno), che riportava nel dettaglio che le uniche 2 radiazioni sono state eseguite per due ex professionisti precedentemente appartenenti all’universo del gruppo Fideuram Ispb, sono emersi di recente nuovi dettagli sulla vicenda che ha coinvolto Monica Laudini, una dei due ex consulenti.

Secondo quanto riportato da un articolo della Gazzetta di Mantova, la consulente finanziaria di Intesa Sanpaolo Private Banking (gruppo Fideuram Ispb) originaria di Quistello, in provincia di Mantova, sarebbe accusata di aver fornito a una trentina di clienti rendiconti notevolmente gonfiati, e quindi falsi, sui loro investimenti, facendo figurare attività inesistenti per un totale di oltre sei milioni.

A far scoperchiare il vaso di Pandora è stato un cliente della banca che, nel novembre 2019, si è presentato, in mattinata, nella filiale di Intesa San Paolo a Mantova per effettuare un’operazione. Nell’occasione ha ricevuto dal direttore la situazione aggiornata delle proprie attività finanziarie, ammontanti a 238.787,53 euro. Nel pomeriggio dello stesso giorno il cliente ha ricontattato la filiale per segnalare le discrepanze tra il prospetto consegnato dal direttore e quello che la consulente gli aveva consegnato soltanto due mesi prima, nel quale apparivano attività finanziarie per 717.562,18 euro. Un documento che è poi risultato falso, in quanto riportava non solo attività non veritiere ma anche inesistenti. La consulente, sentita in proposito a novembre dello stesso anno, ha ammesso di aver effettivamente predisposto il tutto per rappresentare una situazione diversa dall’effettiva, per nascondere le perdite subite dal cliente. Il comportamento della professionista finanziaria è poi finito sul tavolo dell’organismo di vigilanza dei consulenti finanziari che le ha contestato d’aver comunicato informazioni e trasmesso documenti non corrispondenti al vero e di aver effettuato operazioni non adeguate, di aver ricevuto modulistica in bianco, di aver ricevuto i codici di accesso telematici ai rapporti di pertinenza della clientela. Per questo motivo Laudini è stata prima sospesa e poi radiata a dicembre dell’anno appena passato.

Le indagini stanno proseguendo, anche per accertare se la consulente finanziaria abbia intascato o meno parte di quei soldi. Il pubblico ministero potrebbe quindi contestarle i reati riferiti alla sua condotta che potrebbero essere di furto, truffa o appropriazione indebita. Sull’intera vicenda è intervenuta anche la Consob che ha avviato una serie di accertamenti a seguito di una dettagliata relazione inviata nei mesi scorsi.

La redazione di Bluerating ha contattato Intesa San Paolo Private Banking: la società non dà commenti su un’indagine ancora in corso.

 

 

 

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