È una mattinata frizzante per la Borsa Italiana e, in particolare, per le banche-reti. La prospettiva di un nuovo governo guidato dall’ex Presidente della Bce Mario Draghi, convocato alle 12 da Sergio Mattarella al Quirinale, ha spinto il Ftse Mib (+2,25% poco dopo le 9) e lo spread Btp-Bund ha ripiegato a 104 punti base. E anche tutti i titoli delle banche-reti quotati a Piazza Affari sembrano aver apprezzato la notizia: la meglio intonata è Banca Mediolanum, autrice di un balzo di quasi il 4% in apertura. Molto bene anche Credem che sprinta sopra il 3% e Banca Generali al +2,43%. Sempre in rialzo, infine, i titoli di Azimut (+1,66%) e di Fineco (+1,58%).
Dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, si saprà se Draghi riuscirà a trovare in Parlamento una base sufficientemente solita per poter istituire il suo governo. Quel che è certo, però, è che un personaggio così conosciuto a livello internazionale, e con un curriculum tanto pesante, sembra riscuotere un certo favore sui mercati finanziari, da sempre preoccupati dall’instabilità politica tipica dell’Italia.