Credem, l’utile tiene e il private si consolida

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, ha approvato i risultati individuali e consolidati preliminari del 2020.

“Voglio rivolgere innanzitutto un ringraziamento particolare a tutte le persone del Gruppo che operando spesso in un contesto difficile hanno consentito questi risultati straordinari”, ha commentato il Direttore Generale di Credem, Nazzareno Gregori“Molto importanti sono stati gli investimenti organizzativi ed informatici realizzati negli anni scorsi che hanno permesso di garantire la piena operatività anche a distanza con un’adesione allo smart working che ha raggiunto oltre il 90% dell’organico. Il 2020 è stato un anno in cui hanno spiccato le caratteristiche peculiari di resilienza del nostro modello di business. Faccio riferimento in particolare all’elevata qualità del credito, alla solidità patrimoniale ed agli ingenti investimenti in tecnologia, innovazione e sulle persone che da anni caratterizzano il nostro Gruppo. Tali elementi hanno consentito di aumentare in sette anni, dall’inizio della strategia di crescita organica, di quasi il 60% i volumi intermediati della clientela, tra impieghi, depositi e raccolta gestita, passando dai 68 miliardi di euro di fine 2013 agli oltre 108 miliardi di euro attuali, garantendo, al contempo, una doverosa remunerazione agli azionisti senza aumenti di capitale. Sono fiducioso per il futuro poiché partiamo da una posizione di vantaggio; il nostro modello organizzativo e le nostre persone infatti ci consentiranno di continuare a sostenere le famiglie e le imprese italiane sia per quanto riguarda le esigenze creditizie sia per la gestione e la tutela dei patrimoni, mantenendo una forte attenzione alla sostenibilità non solo economica, ma anche sociale ed ambientale”.

IL 2020 IN SINTESI 

Il Gruppo ha raggiunto importanti risultati nonostante la pandemia che ha modificato radicalmente lo scenario economico e sociale. In particolare è proseguito il concreto sostegno all’economia con i prestiti alla clientela(3) che hanno raggiunto i 29,3 miliardi di euro (+2,6 miliardi di euro in valore assoluto) in progresso del 9,8% rispetto a fine 2019, con una crescita di oltre due volte superiore rispetto alla media di sistema(4) (3,9% nello stesso periodo) ed una costante attenzione alla qualità dell’attivo. I mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 1,8 miliardi di euro nel solo 2020 (+25,8% rispetto a fine 2019) con consistenze pari a 8,3 miliardi di euro (+12,5%). Nell’ambito dell’emergenza Covid 19 il Gruppo ha attivato sin da subito tutti gli strumenti previsti dalle iniziative governative e sono state approvate oltre 88 mila richieste provenienti da imprese, liberi professionisti e privati, per un controvalore di 6,9 miliardi di euro (circa il 23% dei prestiti) di cui 4,6 miliardi di euro per moratorie ed iniziative di sostegno creditizio, anche su base volontaria o per adesione ad Accordi ABI(5), a cui si aggiungono i prestiti e i finanziamenti garantiti dallo Stato. Estese inoltre  gratuitamente le coperture assicurative connesse all’epidemia del COVID19 ad oltre 95 mila clienti di Credemassicurazioni.

In tale contesto è proseguito lo sviluppo del modello di banca assicurazione che si rivela particolarmente efficace nella gestione delle molteplici necessità della clientela che, da parte sua, ha continuato a dimostrare fiducia nella capacità del Gruppo di tutelare e valorizzare i propri risparmi. Sono stati acquisiti oltre 83.500 mila nuovi clienti(6) e la raccolta complessiva da clientela(3) è cresciuta del 10,4%, rispetto a dicembre 2019, a 79 miliardi di euro, con la raccolta diretta da clientela in aumento del 16,9% a 30,8 miliardi di euro. La raccolta assicurativa si attesta a 7,8 miliardi di euro (+6,1% a/a) e i premi legati a garanzie di protezione vita e danni raggiungono i 64,8 milioni di euro (+5%).

La qualità dell’attivo si è mantenuta ai massimi livelli del sistema con il rapporto tra impieghi problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio(10)) che si è ulteriormente ridotto, pur essendo già ai vertici del mercato, al 2,9%, rispetto al 5,4% della media delle banche significative italiane(11), con livelli di copertura tra i più elevati del sistema (livello di copertura comprensivo dello shortfall(13) al 61% sui crediti problematici ed all’86,8% sulle sofferenze). In coerenza con le attese di un peggioramento nella qualità del credito a causa delle conseguenze del COVID19, il Gruppo ha già accantonato circa 51,9 milioni di euro addizionali di rettifiche, che hanno influito sul costo del credito(14), ora a 38 bps.

Sempre elevata la solidità del Gruppo, a tutela di tutti gli stakeholder, con un CET1 Ratio del Gruppo Bancario(8) a 15,59%, in crescita di 76 bps da inizio anno nonostante la forte attività di sostegno all’economia e alle necessità della clientela, così come la previsione di remunerazione degli azionisti pari a €0,2 per azione. Il CET1 Ratio(8) di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, si attesta al 14% con 644 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale SREP(9) assegnato dalla Banca Centrale Europea) pari a 7,56% per il 2020 (requisito più basso tra le banche commerciali europee vigilate direttamente da BCE).

L’utile netto consolidato è stabile a 201,6 milioni di euro (+0,1% rispetto al 2019), dopo aver spesato 40,5 milioni di euro, al lordo dell’effetto fiscale, di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà e 51,9 milioni di euro di accantonamenti a tutela di future perdite su crediti. Il ROTE(2) è pari a 8,1%, il ROE(1) si attesta a 6,9%. Tali robusti risultati consentono di ipotizzare la distribuzione di un dividendo pari a 0,2 euro per azione, nel rispetto delle raccomandazioni della vigilanza. Il monte dividendi complessivo ammonterebbe quindi a circa 66 milioni di euro, pari ad una cedola di oltre 4% circa della valutazione corrente del titolo(15).

Nel 2020, il Gruppo ha avviato un percorso strategico orientato ad una sempre maggiore attenzione al benessere di tutti gli stakeholder. Tale strategia è sintetizzata dalle parole “Wellbanking People” che esprimono i concetti di “Well” (fare bene banca), ma anche “Wellness” (stare bene in banca). In sintesi, l’impegno senza compromessi nel lavorare per il benessere dei propri clienti e stakeholder, dei dipendenti e della collettività. Un impegno che prevede di sviluppare delle azioni concrete volte a:

  • rafforzare la relazione con i clienti e offrire una consulenza a 360°, rendendola più semplice ed immediata, anche grazie al digitale e una serie di soluzioni che accompagnino i diversi progetti di vita;
  • rafforzare il focus sulla consulenza nella gestione e nella protezione globale dei patrimoni e del benessere delle persone;
  • sostenere progetti in grado di generare valore per le imprese e per le comunità in cui esse operano;
  • investire sulle persone che operano nel Gruppo, valorizzando formazione permanente, welfare, lavoro agile e teal organization.

Il tutto con la giusta etica ed integrità per garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale del modello di business del Gruppo.

PRIVATE BANKING DI GRUPPO

Il Gruppo ha avviato un progetto di sviluppo del polo unico del private banking del Gruppo Credem, che prevede una governance unica delle reti private di Credem e Banca Euromobiliare, che complessivamente totalizza circa €35 miliardi di masse.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!