Mediobanca, il wealth management a gonfie vele

Via libera del consiglio di amministrazione di Mediobanca ai conti del primo semestre del 2020-2021 chiuso, al 31 dicembre, con un utile netto di 410,6 milioni di euro. Un dato in calo del 12,2% rispetto allo stesso periodo del precedente bilancio ma triplicato rispetto ai primi 6 mesi del 2020 (132,8 milioni) risentendo in minima parte della seconda ondata di pandemia.. Il dato risulta sopra le attese degli analisti che si attendevano un utile in area 355 milioni di euro.

Wealth Management11 in crescita: utile netto semestrale +46% s/s, sostenuto da un crescente contributo dei ricavi ricorrenti. ROAC @ 21%. Ampia raccolta nell’Affluent & Private (€2,3mld di NNM) e iniziative di crescita esterna nel segmento dell’alternative (acquisizione di Bybrook da parte di Cairn Capital).

La divisione prosegue nel suo percorso di crescita tracciato dal Piano cogliendo, nel difficile contesto della pandemia, le opportunità offerte dal modello di business specializzato. Le masse hanno raggiunto i 67 miliardi beneficiando del continuo potenziamento della divisione Affluent (CheBanca!) e dell’offerta distintiva nel segmento Private in forte sinergia con il CIB. La crescita organica sarà supportata da una nuova iniziativa nel segmento alternative: ai primi di febbraio, la controllata Cairn Capital ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Bybrook.

Nel dettaglio le principali azioni di potenziamento:

-CheBanca! ha incrementato di circa 30 persone la rete commerciale (gestori Affluent da 454 a 467 ed i consulenti finanziari da 414 a 429), focalizzandosi su professionisti con un portafoglio clienti ampio, coerente con il diverso posizionamento della banca. La nuova campagna di immagine recentemente lanciata (“Alza la tua visione”) promuove un modello di consulenza basato su innovazione tecnologica, competenza, visione sostenibile e solidità del Gruppo Mediobanca. L’offerta di prodotti è stata ampliata attraverso tre nuovi accordi di distribuzione siglati con primari Asset Manager ed il collocamento di prodotti delle fabbriche di Gruppo (oggi pari al 22% delle masse gestite);

-MBPB ha reclutato due nuovi senior banker di profilo internazionale e sta proseguendo nel programma di diversificazione del portafoglio della propria clientela verso opportunità di investimento nell’economia reale (private markets, club deal, real estate) con orizzonte temporale di medio-lungo periodo, raggiugendo a dicembre 1,2 miliardi di masse gestite in prodotti illiquidi (di cui 0,4 miliardi negli ultimi sei mesi);

-CMB prosegue nel riposizionamento strategico verso clientela UHNWI attraverso il turnover di risorse di front office (12 negli ultimi sei mesi) ed una migliore specializzazione dell’offerta;

-Cairn Capital ha raggiunto un accordo di partnership con Bybrook, asset manager londinese specializzato nel mercato dei crediti deteriorati (con circa €2 miliardi di masse in gestione), con la finalità di creare un operatore leader nella gestione del credito alternativo, con circa €7 miliardi di masse gestite e un’offerta di prodotti più ampia e distintiva.

La raccolta netta del semestre nel segmento Affluent e Private è stata pari a 2,3 miliardi (1,3 miliardi nell’ultimo trimestre) di cui il 65% di masse gestite. L’asset management, invece, ha visto un deflusso di masse istituzionali a bassa marginalità per 0,6 miliardi per lo più riferiti al primo trimestre. Nel dettaglio

-Affluent: NNM di 1,6 miliardi, raddoppiata rispetto allo scorso anno ed equamente distribuita nei due trimestri; l’apporto della rete proprietaria è leggermente superiore a quello dei consulenti finanziari (60% contro 40%). Nell’ultimo trimestre si assiste anche ad un miglioramento del mix, con la quota di AUM/AUA in aumento al 70% (rispetto al 40% nel primo trimestre), che porta CheBanca! a posizionarsi al secondo posto nel ranking degli asset gatherer italiani in termini di raccolta netta di AUM/AUA pro-capite. Nel semestre è stato completato il collocamento di due fondi Target Maturity di Mediobanca SGR (Mediobanca Diversified Credit Portfolio 2024 e Mediobanca Diversified Credit Portfolio 2026);

-Private: NNM di 653 milioni prevalentemente riconducibile a AUM/AUA con un afflusso di depositi pressoché azzerato. Nel semestre, si segnalano il collocamento del fondo dedicato al distressed debt con una raccolta di oltre 120 milioni di dollari (terzo prodotto del programma Mediobanca Private Markets Funds) e due club deal nel real estate con una raccolta di circa 300 milioni per l’investimento in trophy asset a Milano (di cui uno nell’ultimo trimestre);
-Asset Management: a fronte di collocamenti di prodotti per 411 milioni (principalmente il nuovo CLO XII di Cairn per 330 milioni) si registrano outflow di clientela istituzionale (-1 miliardo relativo a mandati a bassa marginalità) riconducibili principalmente a Mediobanca SGR in linea con la strategia di riposizionamento sulla clientela private. RAM nel trimestre ha avviato il fondo multi-strategy Diversified Alpha, che coniuga le buone capacità AI della società con la liquidita tipica di un fondo UCITS.

Le attività gestite per conto della clientela (Total Financial Assets – TFA) ammontano a 66,6 miliardi in deciso aumento rispetto al 30 giugno scorso (63,6 miliardi) di cui il 45% (29,9 miliardi) è riconducibile all’Affluent, il 42% (27,7 miliardi) al Private e la parte restante (9 miliardi) all’Asset Management; alla crescita del semestre concorre un effetto mercato positivo per 1,4 miliardi. Le masse qualificate AUM/AUA (rappresentate dal risparmio gestito e amministrato, a maggior redditività) saldano a 42 miliardi (39,8 miliardi a giugno). I prodotti della divisone Asset Management collocati all’interno del Gruppo saldano in 10,5 miliardi.

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