Assoreti, nel 2020 l’asset allocation è rimasta lungimirante

Nell’anno dei record di raccolta netta, le reti di consulenza raggiungono il nuovo primato anche in termini patrimoniali: il 2020 si chiude con una valorizzazione dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento, distribuiti dagli intermediari associati tramite l’attività dei propri consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, pari a 667,4 miliardi di euro, con una crescita del 7,7% sul 2019 (+47,6 miliardi in valore assoluto). La componente di portafoglio investita in strumenti finanziari e prodotti assicurativi/previdenziali rappresenta, nel suo complesso, l’83,7% del patrimonio, raggiungendo i 558,9 miliardi di euro; di questi, 470,3 miliardi sono investiti in prodotti del risparmio gestito (il 70,5% del portafoglio; era il 71% a dicembre 2019) e 88,6 miliardi in strumenti finanziari amministrati (il 13,3% nel 2020 vs il 13,5% nel 2019). Il dato definitivo vede la liquidità sostanzialmente stabile al 16,2% in termini di incidenza (+0,7%), attestandosi a 108,5 miliardi di euro.

“Siamo pienamente soddisfatti di come il nostro sistema abbia affrontato e gestito i mesi della pandemia. E ritengo che i clienti delle nostre Associate possano esserlo ancor di più, consapevoli che si è lavorato nel loro interesse con razionalità e lungimiranza. I consulenti finanziari sono riusciti infatti a evitare che i timori dei risparmiatori si traducessero in inefficienti atteggiamenti difensivistici e, conseguentemente, in eccessivi accumuli di liquidità. L’asset allocation di portafoglio non ha subito stravolgimenti, continuando a basarsi su scelte impostate sulla diversificazione degli investimenti in una prospettiva temporale di medio-lungo periodo.” dichiara Paolo Molesini, Presidente dell’Associazione.

Risparmio gestito
La componente di portafoglio rappresentata dai prodotti del risparmio gestito aumenta del 6,9% rispetto all’anno precedente. La valorizzazione degli OICR, sottoscritti direttamente, risulta pari a 217,5 miliardi di euro, con un incremento del 5,5% a/a e un’incidenza complessiva sul portafoglio pari al 32,6%; le gestioni collettive aperte domiciliate all’estero raggiungono 191,8 miliardi (+6,3%), i fondi aperti di diritto italiano scendono a 22,6 miliardi (-3,3%) mentre i fondi chiusi mobiliari segnano un aumento del 37,3% raggiungendo i 2,9 miliardi di euro. Il comparto assicurativo/previdenziale vale 182,8 miliardi di euro, con una crescita del 7,6% a/a e un’incidenza in portafoglio del 27,4%. Le unit linked raggiungono 94,4 miliardi di euro (+7,5%), le polizze vita tradizionali 44 miliardi (+3,2%), i prodotti multi-ramo 28,9 miliardi (+15,5%), mentre la componente prettamente previdenziale sale a 15,5 miliardi (+7,9%). La valorizzazione delle gestioni individuali aumenta del 9% a/a e raggiunge i 70 miliardi, con un’incidenza in portafoglio del 10,5%; la crescita è trainata dalle GPF (+19,1%), pari a 32,9 miliardi, mentre le GPM salgono a 37,1 miliardi (+1,4%). A fine mese, il contributo complessivo delle reti al patrimonio investito in OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta a 384,4 miliardi di euro, con un’incidenza del 34,4% sul patrimonio totale investito in fondi (patrimonio gestito pari a 1.116,5 miliardi di euro – dato provvisorio). Nel 2019 l’incidenza era del 33,3%.

Risparmio amministrato
Nell’ambito del risparmio amministrato la componente in titoli sale del 6,1% a/a; la spinta alla crescita arriva principalmente dai titoli azionari (+10,1%), dai certificate (+21,6%) e dagli exchange traded product (+24,4%), mentre si riduce il controvalore dei titoli obbligazionari (-6,4%).

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