Rendiconti Mifid 2, ecco le novità delle linee guida di Assoreti-Assogestioni

Novità per la tanto discussa attività di rendicontazione costi Mifid 2 in Italia (qui il nostro speciale con le pagelle).

La disciplina di matrice MiFID II, nel porsi la finalità di tutelare gli investitori, ha fissato a carico degli intermediari distributori anche il dovere di assicurare che gli investitori siano in grado di valutare i propri investimenti e di poter confrontare servizi e strumenti finanziari. Tra gli elementi utili alla valutazione è stata inclusa la consapevolezza di tutti i costi e gli oneri.

In tale contesto, lo scorso anno, Assoreti e Assogestioni – anche a seguito della Raccomandazione n. 1/2020 – hanno dato vita ad un Tavolo interassociativo con l’intento di favorire il dialogo fra produttori e distributori e la convergenza verso soluzioni condivise, idonee a consentire ai distributori l’adempimento dell’obbligo degli stessi di procedere al tempestivo inoltro alla clientela del rendiconto aggregato dei costi e oneri nella prestazione dei servizi di investimento e accessori. Il Tavolo interassociativo, formato da qualificati esponenti dei distributori e dei gestori sia nazionali sia esteri, è pervenuto alla redazione di Linee guida che, corredate da un Documento tecnico, sono state approvate dalle due Associazioni e diramate alle rispettive Associate.

Il contenuto delle Linee guida è stato oggetto anche di confronto costruttivo con le altre associazioni di categoria degli intermediari distributori, le quali hanno condiviso la finalità di individuare prassi comuni con i produttori volte a rendere più efficiente il processo di rendicontazione alla clientela, con riferimento sia alla tempistica sia alla qualità delle informazioni fornite. Il Tavolo interassociativo rimane aperto al confronto e a ulteriori implementazioni fra le due componenti dei produttori e dei distributori con l’intento di continuare a cooperare per il migliore e tempestivo servizio alla clientela.

Tre elementi fondamentali

Nell’analisi delle linee guida espresse dalle due associazioni sono sostanzialmente tre gli elementi che saltano maggiormente all’occhio. Una data certa per l’invio dell’informativa (30 aprile dell’anno successivo), la valorizzazione annuale di tutti i costi e l’indicazione del segno “-” in riferimento ai costi negativi.

Qui di seguito il documento completo contenente le linee guida.

 

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