Banca Mediolanum, la stella polare del banker consultant

Tavoli di lavoro, percorsi di formazione esclusivi e qualcuno già prevede affiancamenti e compensi fissi per aiutare i più giovani nell’avviamento professionale. Il mondo della consulenza finanziaria sembra finalmente muovere passi concreti in direzione del ricambio generazionale, vero tasto dolente di una professione che a oggi conta un’età media di 51 anni. Il vero problema, concordano in molti, sono i primi passi. La professione, per com’è stata strutturata fino a oggi, oppone barriere d’ingresso per chi deve partire da zero e non eredita un portafoglio clienti da un genitore. Questo tuttora fa allontanare molti giovani talenti, che scelgono di rivolgere le proprie ambizioni ad altri campi. Ora, però, da Assoreti ad Anasf, il tema del ricambio generazionale ricorre sempre più spesso nei vari convegni di settore, tanto da portare queste due realtà istituzionali ad allearsi con l’apertura di un tavolo di lavoro che punta a produrre iniziative concrete entro la fine di quest’anno. BLUERATING, dal canto suo, ha interpellato autorevoli esponenti dell’industria, per capire cosa effettivamente è già stato messo in campo per poter dare un futuro promettente alla professione.

Risponde Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum

Tra i giovani si nascondono degli autentici talenti, spesso alla ricerca della loro stella polare. La mia l’ho trovata nel valore derivante dal mio lavoro ed è ben rappresentata dalla parola giapponese ikigai, che significa “senso della vita”. Secondo i giapponesi, in ultima analisi, il senso della vita risiede nell’utilità sociale di ciascuno di noi. Ebbene, il disorientamento emotivo che ci ha portato il Covid, con il conseguente immobilismo, anche nel campo degli investimenti, ha messo ancora più in luce la rilevanza sociale del consulente finanziario per le famiglie. Brillanti laureandi o laureati in scienze economiche di prestigiosi atenei possono trovare nella consulenza finanziaria il proprio scopo sociale e realizzazione professionale. Per valorizzare le potenzialità dei giovani che supereranno una severa e accurata selezione, abbiamo voluto creare un percorso formativo che inizia con un Executive Master organizzato dalla nostra Academy. In quella sede i banker consultant, questo il nome del ruolo a loro dedicato, si prepareranno ad acquisire le competenze tecnico-professionali per la gestione di un portafoglio clienti. Ma queste competenze andranno affinate sul campo, attraverso un abbinamento individuale a professionisti senior. E qui risiede la vera ricchezza di questo percorso, un lavoro a stretto contatto con private banker e wealth advisor senior, da cui i giovani potranno apprendere i segreti del mestiere, nel comune interesse di una reciproca crescita professionale. Non si tratta quindi di acquisizione, ma di gestione e sviluppo del portafoglio dei senior, che parte dall’analisi delle esigenze delle famiglie che ci danno fiducia, per attivare tutte le soluzioni di pianificazione patrimoniale coerenti con i loro obiettivi di vita. Sono convinto che questa esperienza farà comprendere ai giovani come la consulenza finanziaria abbia non solo un grande presente, ma uno strepitoso futuro.

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