Consulenti, generazioni a confronto

Non tutti i consulenti sono uguali: alcuni sono più affabili, altri sono più precisi, molti sono appassionati e preparati. Anche se ci sono caratteristiche intrinseche alla professione, ogni consulente avrà le proprie peculiarità. Ma anche la generazione di appartenenza può fare la differenza.

Secondo un’analisi di Jobtech, a fasce d’età diverse corrispondono attitudini e peculiarità più marcate: mentre i Millennials (dal 1981 al 1995) sono più metodici e amanti del lavoro in team, i più giovani, nella cosiddetta Generazione Z (dal 1996 al 2010), si rivelano più flessibili ma insicuri sul lavoro.

Stando ai risultati dell’indagine, una risorsa della Generazione Z garantisce una maggior flessibilità oraria e di attività, ma espone potenzialmente ad una maggiore insicurezza nel prendere decisioni, soprattutto a fronte di responsabilità. Gli uomini, in particolare, sono risultati i più procrastinatori di tutto il campione ma anche i più preoccupati del parere degli altri. I Millennials sono più propensi a mantenere un clima positivo sul posto di lavoro e preferiscono uno stile lavorativo più metodico ed organizzato rispetto agli altri, in quanto odiano improvvisare. La Generazione X (i nati tra il 1965 e il 1980), offre una maggior stabilità emotiva sul luogo di lavoro e ottime capacità organizzative, che vengono richieste da parte dei candidati anche alle aziende a cui si offrono. In generale, tutti i lavoratori si sono detti ordinati, propensi e portati alla collaborazione, attenti all’ambiente di lavoro e interessati ad instaurare rapporti sociali all’interno del proprio gruppo di lavoro.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!