Dopo New York, anche a Milano l'arte è da record

Secondo Mariolina Bassetti, direttore del dipartimento: “Un pubblico vivace in sala, la notevole competizione telefonica e le offerte online tramite Christie’s LIVE™ sono la dimostrazione del grande interesse suscitato dall’asta appena conclusa. Emilio Vedova, Tancredi, Emilio Scanavino, Scipione e Fabio Mauri hanno conquistato nuovi record mondiali”.

Giulio Sangiuliano e Renato Pennisi
, Co-Heads dell’asta hanno dichiarato: “Il mercato si dimostra molto selettivo, premiando le opere più rare e di maggiore qualità con risultati eccezionali. Una schiera di nuovi collezionisti dai gusti sofisticati si è aggiudicata i lotti più prestigiosi, totalizzando oltre 10 milioni di euro e confermando la solidità del mercato dell’arte italiana del XX secolo”.

Tancredi, "Natura e contemplatività", 1957, olio su tela, 100x140 cm. Stima: 180.000-250.000 euro. AGGIUDICATO A: 539.750 EURO Oltre alla conferma del ritorno al figurativo la netta sensazione, a giudicare dalle offerte in sala e ai telefoni, è che l’astrazione non sia più una tendenza ma un fatto ineludibile nella passione dei collezionisti. Oltre al record di Tancredi (nella foto, che con i diritti ha superato il doppio della stima massima), è stato raggiunto un nuovo record mondiale anche per Emilio Vedova con un’aggiudicazione di 776.750 euro per la grande tela del 1961-62 “Ciclo 61/62 N.2” (il record precedente era 622.700).

Risultato sorprendente anche per la “Superficie” di Enrico Castellani del 1973 stimata 80/120 mila euro ma alla fine di una lunga gara battuta per 403.400. Un altro Castellani (“Superfice rossa” del 1968) era stimato 130/160 mila ma è stato battuto a 210.000 (diritti esclusi). Il Salvatore Scarpitta del 1858 ha fatto 227.000. “Nero” di Agostino Bonalumi: 55.000 (diritti esclusi). Mentre il Mario Sironi degli anni Venti, stimato 200/300 mila è stato venduto a 200.000 (diritti esclusi) e il bel “Nudo di schiena” del 1930-31 di Felice Casorati, stimato 70/100 mila è arrivato a 115.000.

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