Consulenti, LinkedIn prima di tutto il resto (dei social)

Articolo a cura di Beatrice Cicala.

Non c’è piattaforma migliore di LinkedIn per affermare il proprio personal brand. Con la visibilità che può offrire, più di dieci milioni di utenti sul territorio, tutti potenzialmente in target con il business del consulente finanziario, LinkedIn può sembrare inizialmente complesso e macchinoso ma, una volta scoperte le sue potenzialità e trovata la propria strategia di utilizzo, si può affermare con certezza che si tratta del social network con il più alto ritorno sull’investimento per il settore della financial advisory. Il primo punto a favore di LinkedIn è la predisposizione mentale degli utenti di questo social network: essendo una piattaforma professionale, le persone si aspettano di trovare contenuti di business e d’informazione. Non essendoci quindi spazio per gattini, offerte mozzafiato e foto di viaggi Oltreoceano, l’utente ha meno distrazioni. Questo è un grande vantaggio rispetto a tutti gli altri social network perché permette di avere molte più possibilità di attirare l’attenzione di un potenziale cliente. Per farlo non basta tuttavia esserci, cioè avere semplicemente creato un profilo.

Il cliente target
La comunicazione va curata alla perfezione, sia dal punto di vista tecnico (copy), sia creando contenuti di valore che rispondono alle esigenze del cliente target. Sconsiglio invece di postare in continuazione link ad articoli di giornale che non servono a niente se non a spostare l’attenzione delle persone dal profilo del professionista su LinkedIn a quello del sito web della testata di riferimento. Il mio consiglio è infatti quello di menzionare sui social network soltanto il proprio sito web personale (per chi ne possiede eventualmente uno). LinkedIn permette indubbiamente di creare una cerchia di contatti interessante, dando la possibilità al consulente di selezionare, uno per uno, i potenziali clienti. Non va infatti sottovalutata l’importanza di raggiungere i destinatari giusti: è inutile infatti che un consulente cerchi di proporsi come il migliore professionista sulla piazza, se poi il pubblico che riceve la comunicazione è quello sbagliato. In tal caso, tutto il lavoro risulta sprecato. La cura della cerchia di contatti è infatti essenziale per avere successo su LinkedIn. Ciò significa che, dopo aver individuato la nicchia di pubblico di riferimento, un professionista potrà selezionare il proprio target di utenti a seconda della loro area geografica, della professione che svolgono, dell’azienda per la quale lavorano e del loro profilo sociodemografico.

La propria nicchia
Una volta individuata la propria nicchia, per il consulente finanziario LinkedIn può essere uno strumento che dà risultati straordinari, anche per chi ha un profilo basico e gratuito. Altrimenti, chi vuole ottenere risultati ancor maggiori, può far ricorso ai servizi premium. Una particolare cura va riservata anche alla parte grafica del profilo, perché le immagini sono sempre in grado di trasmettere emozioni e sensazioni. Entrando più nel dettaglio, la foto del profilo dovrà essere sempre in primo piano, meglio se su fondo chiaro. Per la foto di copertina invece, si può scegliere un’immagine istituzionale o una che rappresenta il proprio territorio di riferimento. Oppure si può trasformare la stessa foto in un banner pubblicitario che riporta sito personale del professionista, al suo podcast o a qualche indirizzo web di un evento. Non va dimenticato, insomma, LinkedIn non è (o non è soltanto) il social network che rende visibile il curriculum vitae di una persona, ma il luogo in cui un professionista può costruire la propria reputazione digitale.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!